di DAVIDE SGRO'
Bisogna sempre parlare a sproposito, magari gli attivisti in Calabria siamo pochi, ma nella Nazione siamo tantissimi. E ieri attivisti lo eravamo tutti. Io sono un attivista che si è sempre esposto, e ho sempre lottato contro ogni forma di violenza. Mi impegno ad offrire la mia piena disponibilità come attivista a lottare contro questo stato quo omofobo, contro questi politici e contro tutte le persone maschiliste omofobe, transfobiche e ipocrite. Non mollo mica la presa, e non ci sarà mail momento per ritornare nei ranghi delle esistenze segrete, dei sotterfugi, dei silenzi pieni di timore e vergogna. Io personalmente e sicuramente tutti i “disperati”, come siamo stati definiti dal grande cristiano Paolo Marraffa, continueremo a mostrarci, non dimentichiamo quelle urla e quello che è stato fatto e non ci arrenderemo a questi traditori.
Vorrei pormi anche nei confronti del signor Marraffa, che tanto signore e cristiano con me non lo è stato qualche mese fa in una conversazione privata, lui si chiama “Chiesa inclusiva” (include quei pecoroni che hanno urlato in senato sicuramente) perché chi si ritiene Cristiano e uscente da un movimento importante, non giudica la chiesa in maniera cattiva e negativa, non giudica il prossimo. Una persona che parla di lavaggio di cervello da parte della chiesa e non poter parlare e difendere chi è vittima di omofobia.
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