"Della Calabria e dei pregiudizi": a Catanzaro il dibattito con Filippo Veltri

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Da sinistra: Raimonda Bruno, R. Chiarella, Donatella Monteverdi, Filippo Veltri, Filomena Rita Folino
  18 marzo 2025 16:00

di IACOPO PARISI

Decostruire i pregiudizi sulla Calabria e offrire una riflessione sul futuro della regione: questo l'obiettivo del libro "Della Calabria e dei pregiudizi" di Filippo Veltri, protagonista di un intenso dibattito con gli studenti del Liceo Scientifico "Luigi Siciliani" di Catanzaro. All'incontro, svoltosi questa mattina, hanno partecipato anche l'assessore alla cultura Donatella Monteverdi, la presidente dell'istituto Filomena Rita Folino, il professore Chiarella e la professoressa Raimonda Bruno. Temi centrali della discussione sono stati la percezione distorta della Calabria, le disuguaglianze territoriali e le opportunità per i giovani.

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Filippo Veltri ha iniziato l'intervento sottolineando come la percezione della Calabria sia stata a lungo condizionata da una narrazione forzata, che ha dipinto la regione come litigiosa, testarda e, soprattutto, intrinsecamente legata alla criminalità organizzata. "Cinquanta anni fa le scelte per i giovani erano obbligate: bisognava andare via. Oggi, invece, in Calabria ci sono tre ottime università e questo deve essere un elemento di riflessione", ha affermato l'autore. Il suo libro nasce proprio dalla necessità di smontare i pregiudizi e di dimostrare, con dati alla mano, come la criminalità non sia esclusiva della Calabria, ma un fenomeno diffuso anche in regioni come Piemonte, Lombardia e Veneto. Veltri ha poi evidenziato la mancanza di un rapporto di lealtà tra la Calabria e lo Stato nazionale: "Lo Stato non legge le esigenze dei territori, creando così una disparità di trattamento che alimenta ulteriormente il divario tra Nord e Sud".

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L'assessore Donatella Monteverdi ha ripreso il tema della disparità territoriale, sottolineando come l'Italia stia dimenticando i suoi territori più fragili. Ha parlato del fallimento del PNRR e dei problemi legati all'autonomia differenziata, che rischia di acuire le disuguaglianze tra Nord e Sud: "Oggi, uno studente di Catanzaro dovrebbe avere le stesse opportunità di uno di Brescia o Modena, ma con l'autonomia differenziata queste possibilità si ridurranno ulteriormente". Tuttavia, ha anche posto l'accento sulle risorse della Calabria: "In una città come Catanzaro esiste una rete sociale forte, che può offrire un senso di appartenenza e di sicurezza difficile da trovare altrove". 

Nel corso del dibattito, seguito da un "question time" da parte degli studenti, Veltri ha citato il professor Talia, tra i massimi esperti mondiali di Intelligenza Artificiale, originario di Bovalino, per sottolineare che dalla Calabria emergono eccellenze riconosciute a livello internazionale. Ha poi parlato della rappresentazione della criminalità nelle serie TV come Gomorra e Suburra: "Hanno contribuito a rafforzare certi stereotipi, ma la realtà è quella e non possiamo metterla sotto il tappeto".

Ha inoltre sfatato alcuni luoghi comuni, come l'idea che nel Regno Borbonico si vivesse meglio, e ha criticato operazioni come "Aspromonte", presentata come una grande azione contro la 'ndrangheta ma rivelatasi un bluff. "Oggi la 'ndrangheta è mondiale, gestisce il traffico globale di cocaina. Non è più un fenomeno locale", ha affermato.

L'assessore Monteverdi ha concluso con una riflessione sulla generazione attuale: "La definisco la generazione nomade, ci si sposta continuamente ed è una cosa positiva, ma il mio compito è creare opportunità anche qui". Ha poi criticato la mentalità diffusa in Italia per cui gli adulti si sentono in diritto di dire ai giovani come vivere: "In nessun altro Paese d'Europa accade questo. Servono meno paternali e più opportunità".

L'incontro si è chiuso con un ultimo appello di Veltri agli studenti: "Non chiedetevi cosa sta facendo il vostro vicino, fatelo voi. La società si sta impoverendo e, se ve ne andrete, si impoverirà ancora di più fino a scomparire. Il passato deve servire per costruire il futuro".

Un messaggio importante, che ha lasciato ai ragazzi una profonda riflessione sulla loro terra e sul ruolo che possono avere nel suo cambiamento.

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