"Maledetta pandemia". Questo il titolo scelto per il nuovo, forte video denuncia del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, su scuole, ospedale e politica, pubblicato sulla popolare pagina Facebook di Diritti Civili.
Corbelli riprende insieme alla battaglia per la chiusura delle scuole anche la lotta per annullare la crudeltà delle porte degli ospedali sbarrate ai familiari dei pazienti gravi ricoverati, dopo il tragico caso dell’anziana donna morta, dimenticata, per due giorni, in obitorio, all’Annunziata di Cosenza! “Quanto accaduto all’ospedale di Cosenza è un fatto di inaudita gravità, che calpesta i diritti più elementari, la stessa dignità umana, non è degno di un Paese civile e va ben al di là di ogni possibile giustificazione per le misure anti Covid per l’accesso ai nosocomi (tra l’altro sempre rigorosamente rispettate)", dichiara Corbelli, che nel video messaggio attacca anche “per l’ingiustificata, irresponsabile e colpevole apertura delle scuole (diventate pericolosi focolai per colpa della variante inglese, che colpisce proprio i più giovani, bambini e ragazzi) e la disastrosa chiusura del resto del Paese, che sta portando alla rovina non solo economica! Adesso basta!", esclama.
"Non è più tollerabile tenere aperte le scuole e chiudere tutto il resto del Paese, continuare a sbarrare le porte degli ospedali ai parenti dei malati e arrivare, per paura del contagio, a rinviare, vilmente, finanche le elezioni! Le scuole aperte (con milioni di studenti e insegnanti chiusi nelle aule, senza neppure un ricambio d’aria!) non sono un pericolo, i ristoranti (con quattro persone che pranzano e cenano rispettando distanza e precauzioni!), gli impianti sciistici(sciare all’aperto e in montagna!), i musei, i cinema, i teatri, le attività culturali, commerciali, sportive, produttive e le elezioni(che si svolgono in uno o due giorni!) sono invece un pericolo per la comunità nazionale! Questa è la cosa vergognosa, inaccettabile e assolutamente ingiustificata che denuncio e motivo oggi nel nuovo video messaggio, dove non risparmio certo le giuste, corrette e doverose critiche e auspico anche, nel caso, l’intervento della magistratura", conclude Corbelli.
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