Discarica sequestrata, Multiservizi: "Il sito è un impianto pubblico di proprietà della Regione Calabria e non del Comune di Lamezia"

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La sede della Lamezia Multiservizi
  27 febbraio 2020 17:14

In riferimento al sequestro da parte dei carabinieri del Noe di Catanzaro della discarica comunale di Lamezia Terme (LEGGI QUI)   la Lamezia Multiservizi S.p.A. precisa quanto segue.

"La discarica sita in località Stretto di Lamezia Terme è un impianto pubblico di proprietà della Regione Calabria (non del Comune di Lamezia), gestito dalla Lamezia Multiservizi S.p.A. e chiuso  ad agosto 2010. La Regione Calabria per fronteggiare una grave situazione di emergenza rifiuti verificatasi in pieno periodo estivo, verificata la disponibilità di volume residuo conseguente all’assestamento dell’abbanco, ha disposto la riapertura della discarica giorno 14.08.2019, con provvedimento regionale nr.292844 del 13.08.2019. La stessa Regione Calabria, per assicurare la corretta gestione della discarica, sentita l‘ARPACAL, con il provvedimento di riapertura ha impartito delle prescrizioni volte ad assicurare la corretta gestione, dando un termine di 30 giorni per ottemperarvi, sul presupposto che queste ultime non fossero ostative al corretto esercizio della discarica".

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"Il Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale NOE di Catanzaro, - prosegue la nota della Multiservizi - a seguito di sopralluogo in data 26.08.2019 (trascorsi 14 giorni dalla riapertura) ha effettuato il sequestro dell’area a servizio della discarica ritenendo che non fosse garantita la corretta gestione in assenza dell’attuazione delle prescrizioni indicate dalla Regione, nonostante che non fossero ancora scaduti i 30 giorni indicati dalla Regione per ottemperarvi.  La Lamezia Multiservizi sospendeva l’attività di smaltimento autorizzata dalla Regione e avviava gli interventi di adeguamento delle aree in questione".

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"A seguito della richiesta di dissequestro da parte della Società,- conclude la nota della Multiservizi Spa -  il Tribunale di Lamezia Terme, in base alle risultanze delle nuove verifiche effettuate dal NOE di Catanzaro unitamente all’ARPACAL, confermava il sequestro delle aree circostanti esteso anche alla discarica. Da evidenziare che la discarica è rimasta in esercizio solo 12 giorni (dal 14 al 26 agosto), durante i quali sono stati smaltiti i sovvalli così come pianificato giornalmente dai competenti uffici regionali e nel pieno rispetto di quanto previsto nel provvedimento della stessa Regione. Pertanto la società ha operato correttamente, in sintonia con la Regione Calabria e il Comune di Lamezia, esclusivamente nell’interesse collettivo in una situazione di grave emergenza igienico sanitar".

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