"Assistiamo a una decadenza morale e la nostra Regione ha un problema di colonizzazione da parte della 'ndrangheta. Un problema che è di tutti noi". Così il magistrato a capo della Dda, Direzione distrettuale antimafia, di Milano, Alessandra Dolci, è intervenuta alla commemorazione della strage di via D'Amelio, dove perse la vita 27 anni fa, ucciso dalla mafia, il giudice Paolo Borsellino. La commemorazione si è tenuta ai giardini della città intitolati a Falcone e Borsellino. La 'ndrangheta "nei nostri territori sta portando avanti un processo di costruzione del consenso - ha aggiunto -, perché offre servizi appetibili per i nostri imprenditori, che vanno magari a cercarla, e per i politici che si vogliono candidare alle amministrative, che vanno alla ricerca di quei voti". Infine un ricordo di "quel periodo e di Falcone e Borsellino, che si sono sentiti abbandonati dallo Stato e dalle istituzioni nella lotta alla mafia, che sembrava invincibile".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736