di MASSIMO PINNA
Domani, 19 maggio, sarà una giornata storica, per la Calabria, per il Sud. Con le parole del presidente dell’associazione Basta Vittime sulla SS 106, Fabio Pugliese, “domani muore l’iter per terzo megalotto e nasce la nuova 106”.
Alla presenza del ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, saranno consegnati i lavori della nuova 106 alla società contraente. Ma, in sostanza, i cantieri partiranno nel primo trimestre del 2021. Infatti, dei 1335 milioni di euro complessivi, come illustra Pugliese nella conferenza stampa di oggi, “solo il 2,69%, quindi circa 36 milioni di euro, saranno impiegati tra il 21 maggio e il 31 dicembre 2020”.
Ma, alla nostra domanda sui tempi di consegna dell’opera, Fabio Pugliese è fiducioso. “Tutte le opere della legge Obiettivo, come questo terzo megalotto da Roseto Capo Spulico a Sibari, sono state finite nei tempi. In qualche caso - afferma durante la conferenza stampa - in anticipo. Siamo fiducioso anche guardando a quanto successo proprio con la 106 nei tratti della Puglia e della Basilicata”. Ed annuncia: “certo, la nostra missione da domani cambierà, di certo vigileremo ancora di più sui tempi, lotteremo affinché siano rispettati i tempi di consegna dell’opera che sono fissati in 2138 giorni, circa 7 anni”.
Insomma, “questa è un momento storico”, e rispondendo ad una nostra specifica domanda, Pugliese, conferma: “si, è l’inizio della fine dell’isolamento della Calabria, dove ci sono opere pubbliche importanti come questa, le ricadute economiche sono sempre state molto positive, in termini di lavoro, di crescita economica, di possibilità maggiori di collegamento. Sopratutto ci saranno meno vittime, in Puglia e Basilicata il dato è quasi azzerato”. Ed ecco, perché, non si nascondo Pugliese, è un momento storico pure per l’associazione stessa, per Basta Vittime sulla 106.
“Da domani cambia anche la nostra associazione. Il nostro nuovo orizzonte sarà, vigilare sui tempi di realizzazione dell’opera e trovare nuovi finanziamenti, affinché la 106 possa essere a quattro corsie e spartitraffico centrale da Taranto a Reggio Calabria”. Questo perché, chiarisce Pugliese, “nel piano per il Sud annunciato a Gioia Tauro dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, non c’è traccia di finanziamenti per la Ss 106. Noi, ci batteremo per trovare nuove risorse, perché la statale possa essere ammodernata in ogni suo tratto” Pugliese, altro colpo di scena, dopo aver ringraziato tutti quelli che hanno permesso che il tema 106 diventasse di rilievo nazionale, ha annunciato.
“Da oggi sono un presidente dimissionario, il mio compito è finito, il prossimo sarà il presidente migliore di sempre. Io, resto a disposizione dell’associazione, come tutti sono stati a mia disposizione in questi miei due mandati, dal 2014 ad oggi” Anni, dedicati, ricorda Pugliese, a trovare i finanziamenti che mancavano per il megalotto, ed arrivare dai 970 ai 1335 milioni di oggi. E soprattutto, ad accendere i riflettori sulle vittime, le troppe vittime di questa strada, non per niente, famigerata come “la strada della morte”, e che da domani, volta pagina.
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