Il progetto di riqualificazione del Duomo di Catanzaro, di cui nei giorni scorsi è stata data notizia, è troppo riduttivo e limitato e perciò chiediamo che sindaco, arcivescovo, soprintendente, parlamentari del territorio e altri soggetti coinvolti nei lavori si incontrino con la massima urgenza per arrivare a una rivisitazione del progetto nell’ottica di una valorizzazione reale e complessiva di questo importante bene della città. Sappiamo, e non mettiamo minimamente in dubbio, che il piano di recupero sia strettamente correlato ai fondi reperiti e che solo in base a tale disponibilità è stato realizzato il miglior progetto possibile. Ma questo non può essere la scusante né l’alibi per accontentare la comunità cittadina rispetto ad un bene storico, sociale, architettonico e culturale che rivendica la massima attenzione.
Pertanto chiediamo, soprattutto ai parlamentari del nostro territorio, che a valle di questo incontro (che auspichiamo sia concretizzato in tempi strettissimi), siano reperiti ulteriori e sostanziosi fondi proporzionati ad un recupero della Cattedrale che non sia solo strutturale, ma guardi anche alla valorizzazione di ciò che il sito ha rappresentato. Sappiamo infatti che sotto l’attuale edificio sono conservati importanti reperti della sua storia millenaria, tracce riscontrabili anche nelle immediate adiacenze laddove oggi insiste la piazza. Perciò pretendiamo che il recupero restituisca un bene migliorato anche sotto il profilo artistico-estetico sia all’interno che all’esterno, con elementi del massimo pregio; e che la parte storico-archeologica sia recuperata e fruibile. Inoltre, non è concepibile che cupola e campanile siano ribassati, modificando i connotati della città: possibile che non ci siano le tecnologie adeguate per mantenere l’attuale altezza?
Una volta, una volta almeno – ma ci sentiamo di dire che dovrebbe rappresentare la normalità per il rispetto che le istituzioni debbono riservare alla città e ai suoi cittadini –, si abbia il coraggio di osare e lavorare senza pensare esclusivamente a toppe e pezze a colori. Se pensiamo – solo per fare un esempio – che la vicina città di Reggio Calabria, per il Lido Comunale, ha da poco ottenuto cinque milioni di euro dal Ministero della Cultura che si aggiungono ai due milioni precedentemente stanziati, ci rendiamo conto che i sei milioni destinati al nostro Duomo sono una profondissima umiliazione. Non c’è proporzione e – lo ripetiamo, col massimo rispetto – se un Lido riceve sette milioni, una Cattedrale dovrebbe riceverne almeno settanta! Evidentemente da altre parti sono più efficaci di noi nel reperire fondi.
Ora, avendo appreso che i lavori a Catanzaro sono già stati consegnati alla ditta e che il cantiere è stato allestito dal Provveditorato Interregionale per le OO.PP., ribadiamo una volta di più come in questa fase si possa ancora intervenire per migliorare il progetto. Lo si faccia. Si chiedano ai Ministeri competenti le risorse adeguate affinché il Duomo del capoluogo di regione diventi un grande attrattore storico-archeologico oltre che il tempio religioso di un’intera comunità. Si sfrutti l’opportunità della sistemazione strutturale per restituire alla Cattedrale tutto il valore storico, archeologico e sociale che ha perduto nel tempo.
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