Emergenza cinghiali: ecco le proposte del Comitato agricoltori e allevatori della Presila catanzarese

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images Emergenza cinghiali: ecco le proposte del Comitato agricoltori e allevatori della Presila catanzarese
Sergio Biamonte
  01 giugno 2020 14:42

di CARMINE MUSTARI

Il Comitato agricoltori e allevatori della Presila catanzarese ha incontrato negli uffici dell’assessorato Agricoltura della Regione Calabria il delegato Gianluca Gallo, tema dell’incontro l’emergenza provocata dai danni dei cinghiali alle colture. La riunione si è tenuta anche alla presenza dell’onorevole Baldo Esposito.  Il presidente del sodalizio, Sergio Biamonte, congiuntamente a Gabriele Rizzo, nel corso dell’incontro hanno evidenziato le problematiche all’ assessore Gallo facendogli notare che il territorio presilano è invaso dai cinghiali, e di conseguenza tale invasione sta creando dei danni molto gravi alle aziende agricole. Il disagio è notevole in quanto sta piegando la coltivazione dei fondi interessati dall’invasione come già evidenziato, è per tale regione che si auspica un intervento decisivo ed immediato.

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Infatti a tal proposito  Rizzo ha rimarcato che ”l’invasione/distruzione dei cinghiali” oltre a creare danni alle aziende sta creando danni alla biodiversità nonché ai boschi oltre che ai pascoli. In particolare si evidenzia la pericolosità di questi animali quando circolano con le prole. L’onorevole Baldo Esposito, ha proposto di dare la possibilità agli agricoltori di diventare, selettori per difendere le colture. L’assessore Gianluca Gallo si è dimostrato molto vicino e disposto ad approfondire l’argomento sulla problematica. Poi gli stessi hanno formalizzato delle richieste e delle proposte: "In primis un intervento cospicuo e immediato dei selettori in quanto, nella zona in oggetto, nell’ultimo periodo c’è stata una proliferazione esponenziale del numero dei capi; Coinvolgere i comuni per fare da tramite con la Regione e agricoltori amatoriali e le piccole aziende non munite di attrezzatura telematica; Cambiare il calendario venatorio, mantenendo “il periodo di caccia al cinghiali” il più a lungo possibile;  Finanziare nell’immediato la recinzione elettrica delle superficie coltivate in quanto da studi effettuati sembra che questa sia la più efficace sia dal punto di vista economico che dalla salvaguardia delle colture agricole;  Si chiede il risarcimento dei danni  e non un indennizzo forfettario. Riconoscere alle aziende zootecniche gli attacchi da lupi. Di conseguenza quando viene denunciato l’accaduto al veterinario ASL, il quale poi si reca sul posto, nel verbalizzare lo stesso non deve scrivere erroneamente ‘attacchi da canidi’ quando in realtà si tratta di “ attacchi da lupi.” Autorizzare tutti i proprietari muniti di porto darmi a poter sparare alla presenza di cinghiali nella propria proprietà"

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