Continua senza sosta nel comune di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio il grave fenomeno di erosione costiera. Ciò ha indotto i consiglieri del Comune, Brunilde Genco, Alfonso Samà e Salvatore Gareri, a chiedere con l’Avv. Francesco Pitaro l’intervento della Regione Calabria al fine di frenare la detta erosione che sta danneggiando ambiente e territorio e operatori commerciali. Si legge nell’atto: “che il Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio è interessato, ormai da diverso tempo, da un fenomeno di grave erosione costiera; che tale grave fenomeno sta erodendo giorno dopo giorno l’arenile; che il Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio è comune che vanta bellezze naturali e paesaggistiche ed è meta di turisti che trascorrono nel detto Comune le vacanze estive; che negli anni passati la Regione Calabria, al fine di tamponare tale grave e lesivo fenomeno, ha fatto realizzare due pennelli semisommersi; che, tuttavia, si è trattato di un intervento che avrebbe dovuto essere completato attraverso la realizzazione di altri due pennelli che, però, non sono mai stati realizzati; che l’omessa realizzazione degli altri due pennelli, pertanto, e l’omesso completamente dell’intervento programmato, non ha neutralizzato il grave fenomeno dell’erosione costiera che, per come sopra detto, sta andando avanti erodendo l’arenile; che tale fenomeno si è manifestato con maggiore acutezza a causa delle recenti mareggiate dovute al mal tempo degli ultimi giorni; che, ad oggi, la situazione a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio è davvero critica; che, infatti, gli stabilimenti balneari Trocadero e Sirena sono stati invasi dal mare subendo ingenti danni, lo stabilimento balneare Jungle Beach è ormai quasi del tutto distrutto, lo stabilimento La Bussola è di nuovo allagato e senza spiaggia e ingenti danni ha pure subito il Lido La Taverna; che, come già sopra esposto, il Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio punta tutto sulle proprie bellezze naturali e paesaggistiche che devono fungere da attrattore dei turisti per la stagione estiva; che, tuttavia, l’omesso completamento dell’intervento programmato e la continua erosione costiera hanno causato e stanno causando ingenti danni agli operatori economici i cui stabilimenti balneari sono andati distrutti o sono inutilizzabili a causa dell’assenza della spiaggia; che, conseguentemente, la mancanza di stabilimenti balneare ha determinato e determina un ulteriore danno sotto il profilo dell’assenza dei turisti i quali, in assenza di arenile, saranno indotti a recarsi presso altri comuni in cui vi siano spiagge praticabili; che, pertanto, è necessario che la Regione Calabria intervenga tempestivamente al fine di procedere al completamento dell’intervento non ultimato e al fine, comunque, di svolgere i necessari interventi diretti ad eludere il grave e lesivo fenomeno dell’erosione costiera che sta aggredendo il Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio”. In conclusione dell’atto i consiglieri Brunilde Genco, Alfonso Samà e Salvatore Gareri chiedono “Che la Regione Calabria, in persona del Presidente in carica p.t., e il Dipartimento Lavori Pubblici e il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, in persona dei Dirigenti in carica p.t., vogliano, previo eventuale ulteriore sopralluogo, svolgere con immediatezza e senza indugio i necessari e dovuti interventi diretti a respingere il grave fenomeno dell’erosione costiera che sta aggredendo il Comune di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio causando ingenti e gravi danni agli operatori economici e danni all’ambiente e all’integrità dell’arenile. Tanto gli istanti chiedono, nella qualità di consiglieri comunali e nello svolgimento del loro ruolo, avendo come unico interesse la tutela del territorio e dell’arenile di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio e delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche del loro Comune”.
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