Errori giudiziari, il "primato" di Catanzaro fa discutere i penalisti italiani

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La Corte D'Appello di Catanzaro
  20 settembre 2019 23:50

di EDOARDO CORASANITI

Le falle della giustizia inquirente catanzarese fanno discutere gli avvocati penalisti italiani. Sono i numeri a parlare: 182 ingiuste detenzioni nel 2018, 158 nel 2017, 104 nel 2016. 
Dimensioni che superano anche Roma e Napoli, che di abitanti ne hanno nettamente di più. 
E' questo il bilancio che ne viene fuori dal convegno "Errori giudiziari e ingiusta detenzione: perché non possiamo non parlarne", organizzato dall'Ordine degli avvocati a Milano che ha focalizzato l'attenzione anche su quegli arresti che nella procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri si trasformano in ingiuste detenzioni, in sofferenze disastrose per chi le subisce. Umiliazioni che non hanno una valutazione economica e che nessun risarcimento potrà mai ripagare.

Dal 1991 a oggi lo Stato in Italia ha speso circa 800 milioni di euro, 56 euro al minuto, come liquidazione dell'indennizzo. Solo nel 2018 sono state presentate circa mille istanze di riparazione per ingiusta detenzione, delle quali 630 sono state accolte, portando alla liquidazione di un indennizzo medio di 37 mila euro a persona. Il totale è di 23 milioni di euro.

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Nel capoluogo a lanciare  l'allarme era stato il procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro, Otello Lupacchini. " Nel 2017 il distretto di Catanzaro ha speso per gli indennizzi 8 milioni e 900 mila euro. Più del doppio di quanto si è speso per i casi della capitale. Il distretto con il maggior numero di casi indennizzati è quello della Corte d’Appello di Catanzaro che per il sesto anno consecutivo si è confermata tra i primi tre posti con 158 persone che nel 2017 hanno subito una ingiusta detenzione. Seguono i distretti di Roma con 137 e di Napoli con 113. Catanzaro e Roma sono anche le città in cui lo Stato ha speso di più in risarcimenti liquidati alle vittime di ingiusta detenzione”, ha detto all'inaugurazione dell'anno giudiziario a gennaio 2019. 


L'Unione delle camere penali ha infatti istituito un osservatorio sull'errore giudiziario, che ha in mente di  creare una vera e propria banca dati costruita con le informazioni sul territorio.

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