di STEFANIA PAPALEO
"A breve inizieranno a Crotone, come ho assicurato al signor procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, Giuseppe Capoccia, entro e non oltre 6 mesi, le operazioni di bonifica e recupero ambientale dei territori contaminati del Sito di interesse nazionale (Sin), dei fiumi, torrenti, canali, porto commerciale e mare di Crotone, così come è già avvenuto per la bonifica e riqualificazione ambientale degli ex siti contaminati di Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria". Questo l'annuncio fatto il 14 febbraio 2024 dal commissario straordinario delegato per gli interventi di bonifica e recupero ambientale del Sin di Crotone-Cassano e Cerchiara Emilio Errigo. Ed è di pochi giorni fa l'ulteriore notizia di ben 65 milioni di euro di risorse finanziarie già assegnate dal Tribunale di Milano e che il Commissario ha previsto e proposto alle competenti autorità pubbliche e amministrazioni territoriali interessate di impiegare nel corso del triennio (2024-2026) per le attività che vedranno impiegati sul territorio di Crotone e provincia i mezzi tecnologici messi in campo sia dalla Struttura commissariale, che da Eni Rewind Spa e Edison Spa, per iniziare e ultimare la bonifica nei previsti tempi tecnici necessari per la realizzazione degli interventi.
Tutto, dunque, sembra procedere nella giusta direzione ed è per questo che adesso l’oncologo catanzarese Pasquale Montilla, che, in qualità di consulente ONA, ha svolto anche delle indagini su base epidemiologica, oncologica e tossicologica, punta l'attenzione sulla sicurezza dei militari che saranno impegnati nelle operazioni di bonifica, dal momento che, da un recente rapporto dell'Ona, l'Osservatorio Nazionale Amianto guidato dall'avvocato Ezio Bonanni, è emerso chiaramente un aumento di neoplasie e mortalità per malattie croniche all’ex Pertusola.
LEGGI QUI IL RAPPORTO DELL'ONA
Il dottore Pasquale Montilla
L'avvocato Ezio Bonanni
"La Pertusola di Crotone rappresenta un SIN osservabile e misurabile per l'impatto ambientale sulla popolazione esposta. Centinaia di agenti chimici tossici cancerogeni in transizione costante chimica e radiochimica prodotti mai rimossi da quelle aree. La convergenza statistica dei casi clinici e la rilevazione di alcuni tumori identificherebbe rapidamente l'agente casuale della realizzata malattia neoplastica sui soggetti esposti. Ecco perchè la bonifica deve avvenire con procedure rigide per impedire che giovani militari possano subire in futuro un danno sanitario come nella Sindrome dei Balcani, per un elevato rischio chimico e radiochimico su territori già contaminati da noti cancerogeni e radioisotopi industriali", osserva il dottore Montilla, che insiste su salute ambientale di precisione e medicina di precisione su Crotone, ricorrendo all'esposomica che è lo studio della totalità delle esposizioni ambientali nel corso della vita, con la valutazione della sensibilità biologica intrinseca di un individuo a tali esposizioni.
Secondo l'oncologo Montilla, i militari pronti alla bonifica della Pertusola di Crotone dovranno essere periodicamente sottoposti a controlli clinici e screening tossicologici radiochimici di secondo livello secondo il principio di precauzione. Dunque, non solo bonifica militare sui materiali radioattivi della Pertusola, ma anche un integrato approccio clinico oncotossicologico predittivo sulla popolazione esposta e successivamente sul personale militare che sarà impiegato a bonificare, considerando territorio e la comunità di Crotone hanno già pagato ampiamente un pesantissimo dazio in termini di mancato sviluppo e incidenza delle malattie oncologiche nelle zone limitrofe a quella in questione, trasformando uno dei tratti costieri più belli della Calabria in uno dei siti più inquinati e pericolosi d’Italia.
LEGGI QUI LE CONCLUSIONI DELL'ONCOLOGO MONTILLA SUL PESO DELLE EVIDENZE NEL MOSAICO TOSSICOLOGICO DELL'EX PERTUSOLA DI CROTONE
LEGGI QUI LA STORIA DELL'INGEGNERE DI BOTRICELLO MORTO DI CANCRO E CHE DENUNCIO' L'EX PERTUSOLA
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