di VINCENZO FABIANO
Chiaravalle Centrale continua a sprofondare in una spirale di disorganizzazione e abbandono. È ormai evidente che l’amministrazione comunale abbia smarrito ogni punto di riferimento. Mancano interlocutori locali, è sparito ogni spazio di confronto tra cittadini e amministratori. Si pretende rigore dalla popolazione, ma non si garantiscono nemmeno i servizi minimi essenziali.
Il patto sociale è spezzato. Condanno con fermezza ogni forma di inciviltà – in primis l’abbandono dei rifiuti – ma è politicamente inaccettabile continuare a puntare il dito esclusivamente contro i cittadini, ignorando le gravissime responsabilità di chi dovrebbe governare con serietà, visione e capacità organizzativa.
Uno dei problemi più critici riguarda lo spazzamento urbano, ormai ridotto all’osso. Dopo il pensionamento del secondo operatore ecologico, nessuno è stato sostituito. Oggi un solo addetto, seppur impegnato con encomiabile dedizione, si ritrova a coprire l’intera area urbana, e solo per poche ore al giorno. Ma la buona volontà non basta a colmare un vuoto organizzativo così grave. Esiste l’assessore competente? Dove si trova? Possibile che nessuno abbia notato questa carenza? La situazione è ulteriormente aggravata da una illuminazione pubblica insufficiente o del tutto assente, e da una sorveglianza inesistente. Il risultato? La nascita di vere e proprie "zone franche" del degrado, dove i rifiuti vengono abbandonati impunemente, senza alcun controllo.
La raccolta differenziata, che dovrebbe essere un punto di forza, è invece diventata un rebus. Turisti e residenti rientrati per le vacanze si ritrovano completamente disorientati: nessuna indicazione chiara su giorni, orari o modalità di conferimento. Il sito del Comune è privo di aggiornamenti, e mancano numeri utili per ricevere assistenza. La comunicazione è, semplicemente, inesistente.
E poi c’è il disastro della viabilità. Strade piene di buche, cunette ostruite, incroci pericolosi, segnaletica verticale e orizzontale assente. Questo non solo mette a rischio la sicurezza dei cittadini, ma compromette l’attività delle scuole guida, che da anni denunciano condizioni insostenibili per lezioni ed esami. Nessuna risposta. Nessuna azione.
Anche in questo caso: esiste un assessore al ramo? Dove si trova? Serve subito un piano concreto per il ripristino della segnaletica stradale. In caso contrario, le scuole guida non potranno più sostenere lezioni ed esami a Chiaravalle Centrale, con un danno enorme per l’intera cittadinanza.
Pretendere sacrifici senza offrire nulla in cambio è una politica miope e fallimentare. È tempo di dire basta. Basta giustificazioni, basta proclami. Serve un’amministrazione che non si limiti a chiedere, ma che agisca. Che pianifichi. Che investa. Che ascolti. Perché Chiaravalle Centrale merita rispetto. Merita cura. Merita un futuro concreto.
* Ex Assessore del Comune di Chiaravalle Centrale
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