Fai Cisl e Filca Cisl al Presidente Occhiuto: "Vietare attività di lavoro nelle ore più calde"

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  15 giugno 2024 13:19

Le Federazioni regionali cisline Fai e Filca, nei giorni scorsi, hanno inviato una missiva al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, agli assessorati e Dipartimenti regionali competenti in materia di agricoltura ed edilizia per chiedere l’emanazione dell’ordinanza in tema di esposizione prolungata al sole.

«In un periodo segnato dall’arrivo del caldo afoso – dichiarano i Segretari Generali regionali Michele Sapia (Fai Cisl) e Christian Demasi (Filca Cisl) – è necessario vietare immediatamente, anche quest’anno, per gli addetti nel settore agricolo e in quello edile, che lavorano prevalentemente all’aperto, qualsiasi attività lavorativa che si svolge nelle ore più calde.

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Abbiamo pertanto richiesto alla Regione Calabria di provvedere, in tempi celeri, ad emanare tale provvedimento su tutto il territorio regionale a tutela della salute dei lavoratori riducendo così i probabili rischi, anche letali.

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Considerate le alte temperature di questi giorni e i continui cambiamenti climatici, abbiamo chiesto di confermare tale scelta di vietare quelle attività all’aperto per come già fatto dal 2021, ma quest’anno è necessario anticipare i tempi.

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Purtroppo, la Calabria è in zona rossa per morti sul lavoro, come certificato dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, con 268 vittime nei primi quattro mesi dell'anno, un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale di morti bianche. Ma anche infortuni e incidenti sul lavoro, in particolare nei settori dell’edilizia e agricoltura in cui è indispensabile garantire più sicurezza, maggiore prevenzione e formazione, sostenere la bilateralità e agevolare i rinnovi contrattuali.

Serve intensificare i controlli sul territorio, contrastare il lavoro povero e irregolare nel comparto agricolo e dell’edilizia, per cui c’è bisogno di più confronto e intensificare le sinergie per promuovere il lavoro di qualità.

La salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è per la Cisl, a tutti i livelli, una vera e propria battaglia di civiltà, per come dimostrato dalle varie proposte, iniziative sindacali e risultati raggiunti, per ultimo la patente a punti.

L’Assemblea nazionale, svolta ad aprile di quest’anno, "Fermiamo la scia di sangue - Sicurezza sul lavoro, un impegno comune" rappresenta chiaramente l’idea della Cisl su un tema così importante che interessa lavoratori e imprese.

In Calabria saremo impegnati a proseguire nella strada indicata dalla Cisl per rafforzare la “cultura della prevenzione”, attraverso maggiore informazione, assemblee sul territorio, confronto regionale e responsabilità tra tutti i soggetti coinvolti».

 

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