Femminicidio: campagna tra studenti per la cultura del rispetto

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  30 luglio 2019 15:59

L'Osservatorio regionale sulla violenza di genere del Consiglio regionale e l'Ufficio VI del Miur - Ambito territoriale di Reggio Calabria hanno sottoscritto questa mattina un accordo di collaborazione per l'avvio di un percorso didattico-formativo nelle scuole della provincia di Reggio Calabria sul tema del femminicidio e della violenza sulle donne. Alla firma hanno partecipato il coordinatore dell'osservatorio Mario Nasone, ed in rappresentanza di Maurizio Piscitelli, dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Giovanni Carbone.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, svoltasi nella "Stanza della memoria" a palazzo Campanella, intitolata a Mary Cirillo, erano presenti la vice coordinatore dell'Osservatorio Giovanna Cusumano e la componente Clelia Bruzzì, Giampaolo Latella, in rappresentanza del presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, il questore Maurizio Vallone, ed in rappresentanza dell'Arma dei Carabinieri il maggiore Gabriele Papa e Vincenzo Chindamo, fratello di Maria Chindamo, la donna di Laureanza di Borrello, scomparsa senza lasciare tracce il 6 maggio del 2016.
L'accordo prevede l'avvio, da settembre, di una capillare campagna di sensibilizzazione tra gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Reggio Calabria, al fine "di promuovere e diffondere tra gli studenti - è scritto nell'accordo - la cultura del rispetto reciproco tra i sessi, la più ampia conoscenza delle problematiche legate alla violenza di genere, sensibilizzandoli al rispetto della pari dignità delle persone". All'iniziativa ha già aderito la Polizia di Stato, mentre è in corso di perfezionamento l'adesione del Comando provinciale dei Carabinieri, oltre a numerose associazioni impegnate nel contrasto al fenomeno.
"Nonostante le leggi e l'inasprimento delle pene, il reato di femminicidio è ancora in costante aumento - ha detto Nasone - e la scuola rappresenta il luogo privilegiato di questa battaglia contro un male che può essere sconfitto solo con una rivoluzione culturale. Vogliamo diffondere un messaggio di vittoria, di speranza, attraverso il quale ogni scuola, su decisione degli studenti, potrà scegliere quale storia approfondire, non solo nella conoscenza e nel coinvolgimento al problema, ma anche intitolando uno spazio ad una vittima di femminicidio".
"E' una progetto che vuole essere l'estensione, la prosecuzione dell'attività della 'Stanza della memoria' - ha affermato Giovanna Cusumano - unico modo per tenere vivo il ricordo di chi è morto solo perché donna. Sarà un progetto sperimentale di tipo 'aperto' in cui ogni scuola potrà scegliere autonomamente il percorso da realizzare facendo leva sulla memoria. Sappiamo tutti che c'è sempre un filo importante che lega le emozioni ad un luogo fisico".
"Un progetto - ha sottolineato Clelia Bruzzì riportando un messaggio da parte della madre di Mary Cirillo, alla quale è intitolata la 'Stanza della memoria' - che punta sulla prevenzione e sull'educazione dei giovani educandoli al rispetto reciproco, al rispetto delle differenze e alla valorizzazione delle stesse, perché solo con una nuova cultura possiamo pensare veramente di sradicare un fenomeno che ha ormai assunto delle dimensioni drammatiche".
Latella, a nome di Irto, ha evidenziato l'attività che sta portando avanti l'Osservatorio con il diffuso partenariato di associazioni e istituzioni nel contrasto e la prevenzione della violenza di genere. "Credo che la memoria sia la radice del futuro - ha aggiunto - ed è questa la ragione per la quale dobbiamo essere assolutamente consapevoli dell'importanza di questo progetto, che è un impegno rispettato, secondo gli impegni che furono assunti all'atto dell'insediamento di questo Osservatorio, che vuole stimolare la riflessione degli studenti, unico strumento che abbiamo per diffondere una cultura del rispetto di genere che deve necessariamente partire dalle scuole. 

E' una iniziativa fondamentale, soprattutto per la formazione delle giovani generazioni". Lo ha detto il questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone, intervenendo a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, alla sottoscrizione dell'accordo tra l'Osservatorio regionale sulla violenza di genere e l'Ufficio scolastico territoriale di Reggio Calabria.
"I reati di femminicidio - ha ricordato Vallone - non presentano un abbattimento percentuale significativo con la costanza degli altri tipi di reato, ma negli ultimi dieci anni sono in calo comunque. Il femminicidio è un delitto che interpella la società sotto molti profili, e non solo sul piano strettamente giuridico, ma anche su quello del progresso civile e più in generale, culturale. Molto spesso, infatti, le indagini che si sviluppano su questa tipologia di reato incrociano situazioni a forte rischio sociale dove è facilmente constatabile l'emergere di situazioni pregiudicate da insufficienti condizioni utili per frenare gli istinti di aggressività sulle donne. Ecco perché ho accolto e aderito all'invito dell'Osservatorio per un lavoro comune tra istituzioni pubbliche per varare le iniziative nelle varie scuole di Reggio e della sua provincia con l'obiettivo - ha concluso Maurizio Vallone - di irrobustire un processo di consapevolezza progressiva, soprattutto nei ragazzi, tali da farli diventare elemento di prevenzione positiva all'interno della famiglia e della società rispetto al verificarsi  di dolorosi reati". 

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