Fiorita: "Catanzaro e Umg non possono sempre donare sangue. Pensi il rettore ai corsi in centro"

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Nicola Fiorita
  06 novembre 2024 19:15

di GABRIELE RUBINO 

Un invito al dialogo e l'appello ribaltato al rettore Cuda su trasporti e corsi nel centro storico. Il sindaco Fiorita interviene sul 'caso UMG' che è stato al centro del dibattito pubblico a Catanzaro negli ultimi giorni. 

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Il rettore Cuda le ha rivolto un appello sui trasporti pubblici nel campus di Germaneto (LEGGI QUI), come risponde?: "In questi giorni si è molto parlato del destino della nostra università. C'è una preoccupazione molto forte su quello che potrà essere il ruolo dell'UMG nei prossimi anni. Dobbiamo partire dal dato che il destino della città e dell'università è fortemente intrecciato, inevitabilmente intersecato. Se l'università è forte cresce la città e se la città è forte l'università può avere un terreno per svilupparsi in maniera più efficace e conveniente. Non v'è dubbio che negli ultimi anni quello che è successo intorno all'UMG ne mette a rischio la crescita. Mi riferisco a fenomeni più complessivi. Lo sviluppo delle università telematiche, le difficoltà delle università del Sud, la fuga dei nostri giovani, la desertificazioni che investe le nostre regioni ma anche ad elementi più vicini, che ricadono nel nostro terreno. Penso alla duplicazione dei corsi di laurea di medicina che ha sicuramente agevolato il rafforzamento dell'Unical ma ha anche determinato la nascita del corso a Crotone e chissà magari anche a Reggio Calabria. Credo che la politica e l'università, insieme, devono porre una questione più complessiva. Qual è lo sviluppo di alta formazione in Calabria e che ruolo deve avere l'UMG. Un ruolo che, secondo me, deve ripartire anche attraverso la capacità, la forza, la consapevolezza comune della politica regionale, della città e dell'UMG. L'ateneo deve andare oltre il triangolo stretto Giurisprudenza-Farmacia-Medicina ed essere in grado di sviluppare la propria competizione su nuovi corsi di laurea. Spero che gli altri atenei e che la politica regionale vogliano supportare e accompagnare questo processo di crescita. Catanzaro e l'UMG non possono essere sempre dei donatori di sangue, devono essere anche al centro di questo sviluppo. Dentro questo tema, c'è anche quello di Catanzaro 'città universitaria'. Un tema che la nostra Amministrazione ha posto sin dall'inizio indicando alcune coordinate di sviluppo. Ad esempio il rafforzamento della presenza universitaria nel centro storico, il rafforzamento del sistema dei trasporti, la collaborazione attraverso anche dei protocolli che abbiamo firmato insieme con l'università. Ci siamo messi totalmente a disposizione dell'università, anzi abbiamo incentivato il dialogo ed evidenziato delle possibilità e delle soluzioni. Abbiamo sempre accolto le istanze che vengono dalla nostra università, quindi diciamo che questo appello lo rilancio e lo ribalto al rettore. Abbiamo messo in campo anche delle proposte sui trasporti e non vediamo l'ora che vengano accolte. L'Amministrazione ha dimostrato, nella individuazione di strutture, di soluzioni sui trasporti, di coinvolgimento con la città, che il centro storico può accogliere dei corsi di laurea. Il dialogo non deve mancare"

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Sui corsi nel centro storico, forse l'università è venuta meno? "Si tratta di riprendere questo dialogo. Un dialogo che deve necessariamente investire il rapporto tra università e città su cui noi come Amministrazione abbiamo molto da dire. Ma anche del rafforzamento dell'UMG che non può essere marginale rispetto a quello che accade in Calabria e nel Paese. Su questo noi vogliamo fare delle proposte, indicare delle strade e pensiamo di poter aiutare l'UMG a crescere. Questa crescita, però, è fondamentale che abbia una ricaduta veloce nella crescita della città. 

Fermo restando l'autonomia accademica, quale può essere l'iniziativa del Comune di Catanzaro? "C'è un principio che è quello dell'autonomia universitaria. Non possiamo fare scelte su questo, ma possiamo suggerire percorsi. Possiamo essere accanto, essere un elemento di stimolo. Possiamo batterci per la difesa degli interessi dell'università come facemmo un anno e mezzo fa in relazione alla polemica sulla nascita del corso di medicina a Cosenza. L'UMG è una parte fondamentale della nostra città e del nostro futuro".  

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