Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, da tantissimi anni impegnato, con le sue battaglie civili e di Giustizia, sul dramma delle carceri, interviene sul caso del focolaio Covid nella casa circondariale di Catanzaro, che ha fatto purtroppo registrare una vittima, un detenuto 60enne, e chiede di sapere “se tutti i detenuti e il personale penitenziario dell’istituto di pena catanzarese e delle altre carceri calabresi sono stati ad oggi vaccinati”.
Corbelli si chiede “come sia stato possibile non inserire, in Italia, tra le categorie a rischio e per questo da vaccinare subito, detenuti , agenti penitenziari ed educatori che operano in queste strutture. Le carceri possono trasformarsi in vere e proprie polveriere. Per questo la vaccinazione, se non è stata già fatta, va eseguita subito per proteggere detenuti e personale. Sarebbe sconcertante e inaccettabile poi che in una regione, come la Calabria, che fa registrare, tra i vaccinati, alla voce “altri” un numero spropositato, oltre 82mila, di cui non si conosce la identità , né i loro diritti di precedenza, si tenessero le carceri scoperte, senza la copertura vaccinale! Sarebbe qualcosa di grave e ingiustificato. I detenuti e il personale penitenziario, come dimostra il focolaio nel carcere di Catanzaro, devono essere considerati categorie a rischio da vaccinare subito. Altro che i furbetti, di cui non si sa nulla, tranne i pochi privilegiati che si sono autodenunciati pubblicamente”.
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