Fondi Sacal, il Pd: "La Regione non è un bancomat"

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  05 febbraio 2025 17:56

 Il gruppo del Partito Democratico del Consiglio regionale esprime "forte preoccupazione" per il nuovo tentativo di erogare risorse pubbliche alla Sacal senza una valutazione adeguata delle necessità e degli obiettivi.

“Quanto avvenuto oggi in I Commissione – scrivono i consiglieri regionali del Pd – dove si è cercato di destinare oltre 34 milioni di euro alla società aeroportuale regionale, senza una chiara identificazione delle fonti di copertura e senza un'adeguata analisi dei costi-benefici, è solo l'ultimo esempio di un atteggiamento irresponsabile da parte dell'attuale governo regionale. Tale proposta, che per di più - si fa rilevare -  era stata presentata come ad “invarianza finanziaria” è stata fortunatamente ritirata, ma non possiamo esimerci dal sottolineare la pericolosità di certe iniziative, che rischiano di danneggiare ulteriormente il già fragile tessuto economico e infrastrutturale della Calabria”.
 

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 Il PD aggiunge: “E’ da due anni che denunciamo una gestione scriteriata da parte del governo regionale che, invece, di stimolare investimenti e sviluppo, agisce in maniera incomprensibile e non trasparente. Del resto, era stata la stessa Corte dei Conti, in una delle sue ultime relazioni, a evidenziare gravi criticità legate alla gestione della Sacal. In particolare, i magistrati contabili - scrive il PD - avevano messo in discussione i criteri utilizzati per quantificare le spese per il consolidamento delle rotte aeree degli aeroporti calabresi, sollevando dubbi sulla copertura finanziaria e sull’efficacia degli investimenti. Né si ha notizia alcuna su un eventuale miglioramento dei conti di Sacal per l’effetto dell’aumento del traffico aereo che, per sua parte, è già costato alle casse regionali. Si tratta di un quadro d’insieme che, purtroppo, conferma le preoccupazioni sollevate già in passato dal nostro gruppo, che ha più volte invitato alla prudenza nel gestire risorse pubbliche, evitando di trasformare la Regione in una sorta di "bancomat”. Intensificheremo la nostra azione di vigilanza - si legge infine - su una gestione opaca e superficiale”.

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