Fontana Questura a Catanzaro, FSP a Italia Nostra: "Replica sproporzionata e tendenziosa"

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images Fontana Questura a Catanzaro, FSP a Italia Nostra: "Replica sproporzionata e tendenziosa"

  26 aprile 2025 11:59

La Segreteria Provinciale FSP Polizia di Stato di Catanzaro risponde alle polemiche  di Italia Nostra .LEGGI QUI

 
In riferimento al comunicato diramato dall’avvocato Natalina Raffaelli, in rappresentanza della Sezione Provinciale di Italia Nostra di Catanzaro, la Segreteria Provinciale FSP Polizia di Stato di Catanzaro esprime sconcerto per il tono e i contenuti di una replica che appare, francamente, sproporzionata, tendenziosa e, in alcuni passaggi, perfino lesiva della dignità di una rappresentanza sindacale dello Stato.
 
Non è compito della FSP Polizia di Stato sostituirsi ad alcuna istituzione, né tantomeno entrare nel merito delle competenze tecnico-architettoniche relative agli spazi pubblici. Tuttavia, in quanto sindacato rappresentativo del personale della Polizia di Stato – che quotidianamente opera in uno dei luoghi più simbolici del centro storico cittadino – riteniamo nostro diritto, oltre che dovere civico, esprimere un pensiero chiaro e autonomo su un intervento di riqualificazione urbana che restituisce decoro a un’area da anni in stato di abbandono.
 
La fontana di Piazza Cavour, oggi oggetto di polemiche postume, è rimasta per lungo tempo circondata da erbacce, incuria e trascuratezza. È curioso rilevare come l’indignazione sia maturata solo a seguito del recupero dell’area, e non nel silenzio che ne ha accompagnato il degrado. Questo, sì, lascia spazio a legittimi interrogativi.
 
Le affermazioni contenute nella replica di Italia Nostra – che parlano di “stizzosa aggressività”, “malevoli insinuazioni” e addirittura “pettegolezzi” – risultano infondate, offensive e irrispettose. Non vi è stato, da parte nostra, alcun attacco personale, né alcuna intenzione di svilire il ruolo dell’Associazione. Ribadiamo che il nostro intervento pubblico si è limitato a sottolineare – con toni misurati e privi di livore – la necessità di preservare il decoro di un luogo sensibile per chi ogni giorno serve lo Stato con disciplina, sacrificio e senso delle istituzioni.
 
Ci domandiamo altresì per quale ragione analoghi interventi di sistemazione – come quello effettuato sulla statua del Generale Stocco, posta anch’essa in pieno centro cittadino e restaurata in concomitanza con la fine dei lavori del Palazzo della Procura della Repubblica, circondata dallo stesso acciottolato bianco – non abbiano suscitato analogo scandalo. Due pesi e due misure?
 
Siamo perfettamente consapevoli che, dal punto di vista tecnico, possano esserci stati aspetti non pienamente conformi ai criteri di tutela storico-artistica; ma se questo può giustificare a qualcuno il darci degli "ignoranti", restituiamo cortesemente l'aggettivo al mittente. Evidentemente, ignoravano a loro volta lo stato reale di degrado e abbandono in cui versava da anni la fontana, ben documentato dalle fotografie di appena poche settimane fa.
 
Ci sorprende inoltre l'atteggiamento di "vittimismo" assunto da Italia Nostra in un dibattito che si è sempre svolto in maniera pubblica e pacifica, arrivando addirittura a minacciare il ricorso a tutele legali. Un comportamento che, francamente, lascia pensare a "carboni bagnati" più che a solidi argomenti.
 
In ogni caso, ribadiamo che questa sarà la nostra ultima replica su tale argomento, avendo già ampiamente esposto le ragioni della nostra presa di posizione. Abbiamo questioni notevolmente più importanti a cui dedicare il nostro tempo e il nostro impegno, in rappresentanza delle donne e degli uomini della Polizia di Stato.
 
Nel pieno rispetto delle prerogative delle associazioni culturali, ribadiamo che nessuna delle nostre dichiarazioni è stata indirizzata a generare polemiche politiche o personali. Al contrario, il nostro intento era – ed è – quello di difendere, con spirito costruttivo, la dignità di un presidio dello Stato e di una parte importante del cuore urbano di Catanzaro.
 
In un contesto storico in cui il confronto pubblico dovrebbe ispirarsi ai principi della democrazia, del rispetto e del dialogo, ci pare doveroso riaffermare il diritto di ogni cittadino e rappresentanza democratica – sindacale o culturale che sia – di esprimere opinioni, anche divergenti, purché nel rispetto reciproco. Invitiamo pertanto Italia Nostra a tornare su un terreno di confronto civile e sereno, nell’interesse esclusivo della nostra città e dei suoi spazi comuni.

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