Fontana questura a Catanzaro: la replica di Italia Nostra replica al Sindacato FSP Polizia di Stato

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images Fontana questura a Catanzaro: la replica di Italia Nostra replica al Sindacato FSP Polizia di Stato

  25 aprile 2025 19:10

“Nell’interesse della Sezione Provinciale di Italia Nostra di Catanzaro nella persona della Presidente dr Elena Bova, mi vedo costretta a contestare quanto pubblicato con roboante retorica dalla Segreteria Provinciale FSP-Polizia Di Stato di Catanzaro in merito ai rilievi critici sollevati, coerentemente con le proprie finalità istituzionali, dalla Sezione catanzarese di Italia Nostra sull’intervento eseguito su un bene pubblico di grande rilievo storico e artistico, qual è la Fontana di Piazza Cavour, eliminando lo spazio verde con piante ornamentali in cui essa era incastonata, per sostituirlo con un acciottolato di pietre bianche, che non appare coerente o in continuità storica, artistica o culturale con la grazia della scultura.

La stizzosa aggressività dell’attacco portato avanti dalla FSP – Polizia Di Stato nei confronti dell’Associazione Italia Nostra, inopinatamente esteso sul piano personale contro la stessa Presidente, attraverso malevoli insinuazioni, offensive e denigratorie, prive di qualsiasi fondamento, forse raccolte da bassi pettegolezzi, e del tutto estranee e ultronee alla questione -per le quali comunque la dr Bova si riserva ogni tutela di legge-, rivela l’inconsapevolezza della differenza che esiste tra un adeguato intervento di recupero architettonico di un’opera di interesse storico, artistico e culturale, che ne mantenga intatto il valore secondo criteri di compatibilità, e un intervento di mera pulizia per ragioni estetiche e di apparenza, che vada a stravolgerne l’identità storica-culturale; ed è proprio in forza di tale sostanziale differenza che Italia Nostra ha sollevato la questione dell’inidoneità dell’intervento eseguito sul complesso monumentale al Comune di Catanzaro, unico Ente nella cui competenza ricade l’area pubblica su cui insiste la Fontana; area che non appartiene a struttura operativa della Polizia di Stato, dalla quale è ben distinta e separata, e non può incidere sulla qualità dell’ambiente lavorativo all’interno del quale il personale della Polizia di Stato è chiamato a svolgere la propria preziosa attività.

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Ed è esclusivamente al competente Comune di Catanzaro (e non certo a un’organizzazione sindacale) che l’Associazione Italia Nostra ha chiesto e chiede di chiarire chi ha autorizzato l’intervento e, soprattutto, se esso sia stato preventivamente sottoposto ad autorizzazione della competente Soprintendenza APAB.

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L’appunto rivolto alla Sezione catanzarese di Italia Nostra denota sicuramente ignoranza da parte della FSP-Polizia di Stato dell’impegno sempre profuso dalla Sezione di Catanzaro di Italia Nostra per la tutela del tessuto storico urbanistico della città e della sua identità culturale, già così gravemente sfregiati in nome di un rapido e facile svecchiamento degli edifici e dei luoghi topici, e delle tante battaglie sostenute per salvare il patrimonio storico-culturale cittadino (tra cui, non esaustivamente, la Caserma Triggiani, la Scuola Maddalena, Vecchio ospedale civile, Chiesa di Sant’Agostino, Giardini Nicholas Green, Mural Rotella, Palazzo Fazzari-Farmacia del Leone, Parco eolico offshore di Squillace, ecc. ecc.), e invito perciò i suoi rappresentanti a meglio documentarsi al riguardo, ricordando loro che Italia Nostra è aperta a valutare e a sostenere ogni segnalazione relativa a situazioni di degrado, modifica o alterazione di luoghi e beni artistici, storici e culturali e ad appoggiare ogni iniziativa per la loro salvaguardia.

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Non si comprende a chi si riferisca la FSP-Polizia Di Stato o di chi ha inteso farsi portavoce, laddove si spende a strenua difesa di chi è intervenuto “con serietà e spirito di servizio” per addirittura “restituire dignità a un luogo pubblico”, certamente non minacciata dalla presenza delle piante ornamentali collocate intorno alla fontana, per la cui manutenzione sarebbe stata sufficiente l’opera di un giardiniere; certamente Italia Nostra non ha coinvolto “in polemiche di carattere politico o personale” nessuna struttura dello Stato, ma è stata invece esclusivamente l’associazione sindacale a innescare un’inutile polemica contro la Sezione cittadina di Italia Nostra, a offendere gratuitamente e senza valido motivo la Presidente della Sezione e la stessa Associazione e a richiamarsi a non meglio identificate “strutture dello Stato” (a meno che non si consideri essa stessa tale) e, in definitiva, a coinvolgersi in uno sterile e, ahimè, unilaterale scontro.

Intendo ancora precisare che Italia Nostra non si erge e non vuole ergersi a "giudice morale" di nessuno, ma si adopera piuttosto per la tutela di un diritto collettivo alla bellezza e per la valorizzazione di quel patrimonio dell'anima in cui si riconosce una comunità, nel solco dell'insegnamento di Marguerite Yourcenar "Non c'è nulla di più fragile dell'equilibrio dei bei luoghi. Le nostre interpretazioni lasciano intatti persino i testi, essi sopravvivono ai nostri commenti; ma il minimo restauro imprudente inflitto alle pietre, una strada asfaltata che contamina un campo dove da secoli l'erba spuntava in pace creano l'irreparabile. La bellezza si allontana; l'autenticità pure".

Italia Nostra non nega a nessuno il diritto di esprimere le proprie opinioni sul valore di ogni singolo bene artistico, storico e culturale e/o sui risultati ottenuti dagli interventi su di essi eseguiti, anzi ha sempre sollecitato ogni individuo a dare il proprio contributo alla missione che si è prefissa; chiede però che ciò avvenga nell'ambito di un dibattito pacifico e civile, costruttivo e rispettoso degli altri. Tanto per dovere di verità”.

Lo scrive in una nota l’Avvocato Natalina Raffaelli.

 

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