
"Al sogno del Presidente Occhiuto, ad apertura della nuova legislatura, di aprire dei Centri per l’Impiego in Tunisia allo scopo di formare e reclutare risorse da impiegare nei cantieri calabresi si contrappone il sogno, da anni irrealizzato, della FP CGIL Calabria di vedere soddisfatte le richieste dei dipendenti dei CPI e dei cittadini disoccupati calabresi!
Un Presidente in cerca di idee volte a stupire l’opinione pubblica, ma evidentemente lontano dalla realtà, che caratterizza i CPI della nostra regione sulla quale più volte abbiamo acceso i riflettori facendo nostro il malcontento che si respira negli uffici del lavoro dislocati su tutto l’intero territorio, e che ruota intorno alla formazione.
Nel corso della precedente legislatura abbiamo evidenziato, a scadenza ravvicinata, le tante storture del sistema dei Centri per l’Impiego, dove nonostante l’attuazione del Piano di Potenziamento con il subentro di nuove risorse, il personale, oberato dalle molteplici attività, che si aggiungono periodicamente senza un’organizzazione chiara e definita, continua quotidianamente, senza alcun riconoscimento, a garantire il funzionamento della macchina amministrativa in un settore cardine a servizio dei cittadini.
Nonostante le immani risorse finanziare destinate ai Centri per l’Impiego in questi anni non si è registrato niente di significativo, se non il continuo mortificare le aspettative di crescita professionale ed economica dei dipendenti le cui esigenze rimangono giornalmente inascoltate dalla dirigenza. Luoghi, i CPI, dove la meritocrazia e la trasparenza non trovano spazio con un modus operandi reiterato e spesso alimentato da chi con non curanza non affronta le tante problematiche emerse, che arrecano disagi e una guerra tra poveri.
Sorprende che il Presidente Occhiuto pensi alla Tunisia, ma che non si sia mai interrogato sulle cause della fuga di personale e del malcontento generalizzato. Innegabile l’allontanamento dai CPI verso altri settori dell’Ente, quando possibile verso altre Amministrazioni, con condizioni di lavoro più soddisfacenti, con la possibilità di crescita e di una retribuzione più adeguata. D’altronde solo al Dipartimento Lavoro accade che una manifestazione per l’attribuzione delle Elevate Qualificazioni rimanga in attesa di definizione dopo sei mesi.
Uffici pubblici non appetibili, non sicuri, senza servizio di vigilanza, più volte sollecitato dalla FP CGIL, che espone a rischi giornalieri i dipendenti allocati in sedi inadeguate, che non offrono certo un ambiente confortevole ad un’utenza disagiata alla quale non può essere garantita nemmeno la necessaria privacy.
Un quadro desolante quello dei Centri per l’Impiego, uffici di cui il Presidente dovrebbe interessarsi un po’ più da vicino, prestando il giusto ascolto, prendendo atto della scarsa attenzione alle nostre richieste e alle situazioni limite in cui il personale è costretto ad operare, erogando servizi ad un’utenza insoddisfatta, che richiede lavoro e non formazione perenne senza alcuno sbocco occupazionale concreto perchè troppo spesso non corrispondente alle reali esigenze. Troppe le risorse destinate ad una formazione inefficace. Prima di pensare di poter esportare prassi barcollanti in altri Paesi, con ulteriore sperpero di denaro pubblico, sarebbe bene analizzare le tante lacune del sistema e rendere funzionale, appetibile anche grazie alle tante professionalità di lungo corso e dei nuovi assunti un settore così strategico e rilevante nella nostra Calabria.
Riteniamo necessario reiterare ancora una volta, - chiosa la FP CGIL Calabria - la richiesta di apertura di un tavolo costruttivo per attuare delle azioni finalizzate al benessere dei dipendenti. Ci piacerebbe, che l’avvio della nuova legislatura segnasse un cambio di passo e che l’apertura al dialogo più volte sbandierata dalla dirigenza e dalla politica si concretizzasse finalmente in un utile confronto operativo per il buon funzionamento di un servizio pubblico essenziale, visto l’alto tasso di disoccupazione registrato in Calabria, con l’impiego di risorse mirate ad una formazione efficace che non rimanga solo sulla carta utile così soltanto ad accrescere il benessere degli Enti di formazione ma non dei cittadini".
Tanto si legge in una nota a firma del Coordinatore CPI FP CGIL Calabria Alessandra Neri, del Segretario CPI FP CGIL Ferdinando Schipano e del Segretario Generale CPI FP CGIL Alessandra Baldari.
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