"Francesco, il Papa che scomunicò la Ndrangheta": lo speciale questa sera in diretta

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  22 aprile 2025 17:45

«La ‘ndrangheta è adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna dirgli di no. Coloro che nella loro vita hanno questa strada di male, come sono i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati». Furono queste le potenti parole che Papa Francesco pronunciò il 21 giugno 2014 difronte 200 mila fedeli, radunati nella Piana di Sibari per la visita pastorale del Pontefice a Cassano allo Ionio, a pochi giorni dal barbaro assassinio del piccolo Cocò Campolongo. Parole forti e decise che fecero il giro del mondo lanciando un messaggio di speranza, di riscatto e di lotta contro il più grande dei mali che affligge questa terra.

Oggi quelle parole risuonano ancora più forti come un testamento che Francesco lascia ad ogni calabrese, raccolto in preghiera, nel dolore della Chiesa che perde il suo pastore, la sua guida spirituale. Saranno giorni intensi, ricchi di avvenimenti, riti e momenti destinati a restare tra le pagine della storia. 

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Dell'eredità lasciata da Papa Francesco, del suo carisma, dei suoi 12 anni di pontificato, del suo legame con la Calabria e la gente di Calabria ma anche di cosa avverrà ora nella Chiesa fino all'elezione del suo successore ne parleremo in uno speciale che andrà in onda questa sera, martedì 22 aprile 2025 alle ore 20:30 sui canali social e sul sito de "La Nuova Calabria" e in differita su Rti canale 14 del digitale terrestre. 

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Con la conduzione in studio del giornalista Filippo Coppoletta, lo speciale su Francesco vedrà ospiti in studio il professore Luigi Mariano Guzzo, docente associato di Diritto e religione e di Diritto canonico all’Università di Pisa e l'esperto d'arte e musica sacra, Marco Calabrese. In collegamento in diretta, offriranno altresì i loro preziosi contributi, Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, l'On. Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno e il Maestro orafo, Michele Affidato che da anni lega la sua arte e le sue creazioni alle volontà e ai doni con cui il Papa ha voluto omaggiare le più alte istituzioni mondiali in visita in Vaticano. 

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