di BRUNO GALLO*
Catanzaro, città di storia millenaria, capitale della Calabria e cuore pulsante di un territorio che ha dato tanto alla nostra regione, non ha mai avuto l’onore – né la responsabilità – di esprimere un proprio Presidente della Regione. È un dato che non può lasciarci indifferenti. Come è possibile che la città che custodisce le radici più profonde della nostra identità calabrese, che ha dato i natali a intellettuali, artisti e giuristi, che vanta università, ospedali di eccellenza, istituzioni culturali e centri di ricerca, non sia mai stata rappresentata da uno dei suoi figli alla guida del governo regionale? Questa mancanza non è solo un vuoto politico: è un segnale che la nostra comunità deve interrogarsi, perché il capoluogo, troppo spesso, sembra vivere una condizione di marginalità nella stessa terra di cui è capitale. Catanzaro non è solo la città delle tre V (Velluto, Vento e Vitaliano), ma è un mosaico di cultura e identità che raccontano la Calabria migliore.
Dal Museo MARCA alla bellezza del Complesso Monumentale di San Giovanni, dal Teatro Politeama che accoglie grandi stagioni artistiche alla Biblioteca De Nobili, Catanzaro è un faro culturale che dovrebbe risplendere ben oltre i confini cittadini. Qui si trova uno dei più prestigiosi Dipartimenti di Giurisprudenza del Sud Italia, punto di riferimento per generazioni di professionisti. Qui hanno trovato casa eccellenze sanitarie come il Policlinico Universitario “Mater Domini” e l’Istituto “De Lellis”, simboli di ricerca e di cura che servono tutta la Calabria.
E non dimentichiamo il Parco della Biodiversità, un polmone verde che ha pochi eguali in Italia, o le radici storiche della seta, che hanno reso Catanzaro celebre in Europa nei secoli passati. Il paradosso è che una città così ricca di storia, cultura e intelligenze, non sia mai riuscita ad affermarsi con forza come centro decisionale. Le responsabilità sono tante: una classe dirigente che spesso non ha saputo farsi valere, divisioni interne, e un certo provincialismo che ha impedito di costruire una visione collettiva e ambiziosa. Il risultato è che Catanzaro rimane troppo spesso spettatrice, quando invece dovrebbe essere protagonista. Una capitale che non governa rischia di diventare solo un titolo formale, svuotato di contenuti. È arrivato il momento di invertire la rotta. Catanzaro deve ritrovare il coraggio di proporre i suoi uomini e le sue donne migliori per guidare la Calabria. Non si tratta di campanilismo, ma di giustizia storica e di riconoscimento del ruolo che questa città merita. Un Presidente della Regione catanzarese non significherebbe solo rappresentanza, ma portare in tutta la Calabria la visione di una città che è stata ed è ancora crocevia di culture, di innovazione e di futuro. Il Movimento Politico Nuova Genesi crede che il cambiamento passi dalla capacità di credere nelle proprie radici. E Catanzaro ha radici profonde e solide: basta saperle far crescere in un albero che dia frutti a tutta la Calabria. Catanzaro non deve più accontentarsi del ruolo di comparsa. È tempo che diventi protagonista, con dignità, coraggio e responsabilità.
*Presidente del Movimento Politico Nuova Genesi
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