Riceviamo e pubblichiamo il ricordo in memoria del Dott. Domenico Porcelli, Procuratore Generale Onorario della Cassazione del Dott. Girolamo Galluccio, già Responsabile Sezione Polizia Giudiziaria, Aliquota P.M., Procura della Repubblica Circondariale di Catanzaro.
In questo triste giorno, nel formulare sentitissime condoglianze a Voi Familiari da parte di tutti gli appartenenti alla già Procura della Repubblica Circondariale, e nel ringraziarvi perché ci avete consentito di fare questa breve commemorazione , noi che vivemmo in quel tempo antico, vogliamo ricordare il nostro Procuratore, con queste parole : Abbiamo appreso ieri mattina che Lei è andato avanti, che la “Signora vestita di nulla”L’aveva ghermito velocemente senza averla potuto salutare, senza aver avuto il tempo di prepararci a un distacco che lacera e ferisce di dolore, la carne, e l’anima. Questo accade sempre quando si perde un Amico, un Padre, un fratello maggiore, un maestro giuridico di valore.
Il silenzio della morte dei grandi è più rumoroso. Se ne vanno con passo felpato per non disturbare le distratte umane faccende, volgendosi indietro quasi a dire ”peccato”. E non è l’amore alla vita comune in tutti, a provocare la lacerazione del distacco, quanto il disagio di non potere più avere quegli insegnamenti e quei consigli , che sono argilla che conoscono o rispettano solo quella mente, senza che sia consentita delega. L’Amicizia, l’affetto, quel senso protettivo che Ella ha dato a me e a tutti i Suoi Collaboratori della Procura Circondariale, non si perde: è spirito che non si cancella, che resta come arricchimento, che sedimenta nell’intimo e ci consola, che vive nei ricordi e nelle emozioni. L’Amico si perde momentaneamente come tutte le persone care che ritroverò e ritroveremo nella Vita Eterna, ma il momentaneamente durerà comunque tutta la vita terrena; anche se fosse un giorno solo sarebbe un tempo enorme.
Ci ha onorato, rallegrato, arricchito con la Sua Amicizia e sapienza giuridica, questo è stato per noi molto bello, è uno dei tanti segni della Grazia di Dio che abbiamo ricevuto. Credo, sono sicuro che è così per tutte le persone che hanno avuto come noi questo privilegio. E siamo in tanti oggi sgomenti e sinceramente addolorati. La Sua è stata un’Amicizia fatta di entusiasmo generoso, di grande e disinteressata disponibilità, di appassionata condivisione, di serietà, di un affetto schietto e senza inutili fronzoli. Insomma è stata Amicizia, così vissuta; così la terremo con noi. Come dimenticare i momenti esaltanti e le amarezze che spesso abbiamo incontrato sulla nostra strada. Nelle ore che verranno con domani e coi prossimi giorni di questa vita racconteremo, a quelli che incontreremo dei nostri vecchi Amici cose che forse avranno dimenticato e sono ormai ricordi di una vita intera, e loro ci racconteranno cose che forse ora non ci sovvengono.
È così che si commemora un Amico, un Padre, e un Magistrato integerrimo, senza retorica, senza bandierine di effimera durata, con l’allegria e la gioia che quei ricordi ci parlano perché descrivono una persona come Lei Caro Procuratore, una persona benvoluta, sincera, generosa, positiva, di eleganza istituzionale e di correttezza umana e quest’ultima mi induce a riportare un aneddoto che mi riferì in uno degli innumerevoli colloqui avuti nel corso del tempo:
”Da Sostituto Procuratore Generale rappresentavo l’accusa in Corte d’Appello, e dallo studio delle carte mi accorsi che l’imputato era innocente, e dopo aver citato nella mia arringa Aristotele, Esopo, Fedro ed Epimenide, rivolgendomi alla Corte affermai che l’argomentare giuridico andava temperato con passaggi di natura culturale. Come quando arredando una casa essenziale si mette anche qualche pezzo d’epoca. Al di là della ricerca della citazione colta spiegai la teoria del fumo, cioè che basta pesare la sigaretta prima di fumarla e sottrarre quello che resta, la cenere. Il tutto servì a dire che in quel processo c’era solo fumo”.
Ecco alcune delle tante cose per cui Ella è un Amico indimenticabile. Ecco perché c’è già il vuoto della Sua presenza fisica che s’annunciava con quel Suo “Saluto” quando si incontrava o quando ci avvicinavano i rapporti intensi lavorativi nei lunghi anni trascorsi nella Polizia Giudiziaria. Ma non c’è, non ci sarà mai un vuoto nel profondo di sentimenti che non temono neppure la morte.
Personalità forte del tutto conscio del proprio valore e dotato di un naturale carisma, ha fatto dell’umiltà e della discrezione l’espressione della propria integrità e dirittura in un mondo saturo di parole e di protagonismo.
In questi violenti contrasti che hanno investito il privato e il pubblico, è stato appunto il valore di tutta la Sua vita e il dramma, specificatamente italiano, di un uomo che in una società ammalata di rassegnazione, ha saputo rinunciare alla propria tranquillità per conquistare un giorno la tranquillità di tutti. Ella ha operato nel lungo corso della vita di Magistrato per ripristinare la legalità laddove l’illegalità era diffusa, ha insegnato a tutti noi suoi allievi dando la forza di cercare sotto le spoglie della”Verità” e della “Giustizia” uccisa.
E’ stato per noi Componenti della Polizia Giudiziaria e per il personale amministrativo, il coraggio di una Idea, la coerenza di una scelta, stimolandoci a continuare nella ricerca della Giustizia anche quando l’avversario aveva armi più forti. Le riunioni lavorative che teneva quotidianamente , erano un concerto di uomini liberi ,tutti intonati al punto permanente in “ogni ordine del giorno”: la ricerca della verità per il trionfo della Giustizia nei campi che ci vedevano protagonisti .
In Lei abbiamo trovato l’esaltazione piena della pazienza e generosità, quello che ci ha insegnato non lo ha mai fatto da una cattedra, ma attorno al suo tavolo, noi discepoli seguivamo il suo simposio, un convivio di saggezza e di scienza giuridica ove Ella, spartiva la ricchezza dell’ingegno che era caratterizzato da un valore umano inconfondibile :La Fede e l’Entusiasmo .
Era un testamento destinato a tutti, perché si sapesse che con la toga di Magistrato, si testimoniava, se si restava irricattabili,la luce dei doveri, in un’epoca che preferiva procedere al buio e rinviare i doveri… Che Dio la benedica e la accolga come merita, come ha voluto che meritasse facendola attraversare la difficile avventura della sofferenza, che è sempre l’anticamera del Paradiso per i giusti come Lei.
La ringraziamo per il viaggio fatto insieme in tutti i campi ove la vita ci ha affratellato, e la ricorderemo sempre perché merita di essere ricordato sempre. Ci mancherà e non poco!!!!!! Oggi come afferma un noto Teologo appartiene al “Popolo dei Dormienti” e da quel Cielo trapunto di stelle , continua a sorriderci e a starci vicino con”l’anima nascosta con Cristo in Dio”sempre giovane d’affetto. Lampi blu, e buon viaggio Sig. Procuratore con le parole dell’Apostolo Paolo :”Hai combattuto la buona battaglia, Hai terminato la corsa, Hai conservato la Fede”.
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