Giornata contro la violenza sulle donne, in Regione si riflette con l'iniziativa “ConsapevolMente”

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images Giornata contro la violenza sulle donne, in Regione si riflette con l'iniziativa “ConsapevolMente”


  25 novembre 2025 12:39

di MARCO VALLONE

Si è svolta questa mattina a Catanzaro, presso la sala verde della cittadella regionale, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'iniziativa “ConsapevolMente. Ascolta, scegli, migliora le tue relazioni”. Una giornata in cui istituzioni, dipendenti regionali e cittadini si sono incontrati dedicando la propria attenzione a una fattiva promozione di rapporti sani e consapevoli sia nell'ambito personale che in quello professionale.

L'evento è stato organizzato dal dipartimento al Lavoro della Regione Calabria in collaborazione con il Comitato unico di garanzia, e ha visto la partecipazione, tra gli altri, del dirigente generale del dipartimento lavoro, Fortunato Varone, e del centrale contributo dello psicoterapeuta Salvo Noè, conosciuto soprattutto per la rubrica che tiene su Rai1 nel programma UnoMattina. I segnali di relazioni positive e tossiche, le strategie per gestire la gelosia, il controllo e la dipendenza, il rispetto dei confini e la valorizzazione di una comunicazione assertiva sono stati al centro del dibattito nell'appuntamento in cittadella.

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Quella del 25 Novembre è stata definita come “una ricorrenza importante” da parte del dg Fortunato Varone: “Per il dipartimento lavoro – ha affermato – è un cambio di approccio rispetto alla classica manifestazione del 25 Novembre per ricordare la parità di genere. Per noi diventa un modo per portare la non violenza all'interno dei posti di lavoro, delle case, degli uffici e nella vita comune di ognuno di noi. E' uno strumento per capire come riconoscere i vari segnali che possono intervenire quando ci sono situazioni di violenza”. L'evento di oggi “è stato voluto fortemente dall'assessore Calabrese – ha rimarcato Varone -, che purtroppo oggi non è potuto essere presente. Ne portiamo noi i saluti ma c'è un grosso impegno, una grossa volontà di far sì che si possano tutelare le persone, si possa eliminare la violenza di genere, si possa far sì che i luoghi di lavoro diventino luoghi sicuri e posti dove la gente sia composta da persone e non da numeri. L'obiettivo è eliminare qualunque tipo di violenza”. Interventi particolari regionali riguardano anche la cosiddetta violenza economica: “Oggi avremo al tavolo la consigliera di parità (Tonia Stumpo ndr), avremo il comitato unico di garanzia. Chiaramente ci sono tutta una serie di interventi che si stanno facendo – ha evidenziato Fortunato Varone -: ad esempio l'ultimo bando, che abbiamo presentato l'anno scorso nella stessa giornata, sulla parità di genere e la certificazione delle imprese. Si tratta dunque di un percorso che abbiamo già intrapreso l'anno precedente e che continueremo a portare avanti con azioni concrete”.

L'ospite di prestigio di giornata però, si diceva, è stato lo psicoterapeuta Salvo Noè: “Quella di oggi è un'occasione per ricordare tutte le persone che soffrono – ha sottolineato – perché qualcuno pensa di possederle. E allora questa giornata serve a consapevolizzare tutti noi relativamente a come possiamo vivere meglio la nostra vita e a come sia possibile rispettarci di più. Purtroppo, fino a quando ci sarà una giornata per ricordare la violenza, vorrà dire che la violenza non è stata debellata e quindi l'obiettivo è quello di fare degli incontri che possano servire per attivare consapevolezza e capacità, attraverso i nostri comportamenti, nel riuscire a capire che dobbiamo rispettarci di più e avere una comunicazione più funzionale”. Le iniziative legislative sul tema “non bastano – ha commentato lo psicoterapeuta di fama nazionale -. Non bastano perché questa è una questione culturale, educativa. Non bastano le leggi, non bastano le restrizioni. Lo vediamo, molte volte ho detto che non basta fare le restrizioni. Bisogna anche far curare le persone che utilizzano la violenza come mezzo comunicativo. Quindi ci vuole una cura obbligatoria per tutti quelli che sono messi nella condizione di creare disagio a qualcun altro. Quindi, oltre alle restrizioni, ci vuole un percorso psicoterapeutico adeguato”.

Salvo Noè parla spesso di confini che bisogna rispettare. In cosa consistono, in particolare? “I confini sono quelli che da me passano a te – ha rilevato Noè -. Cioè quando noi riusciamo a capire che l'altro non è nostro, non ci appartiene, ma ha la sua identità, il suo valore, e quindi va rispettato per quello che è e non per quello che deve essere attraverso quello che penso io. Allora tu non devi essere come io ti voglio, tu devi essere tu: puoi essere te stessa, te stesso, e io devo rispettare quella libertà. Perché l'amore è libertà”.

Le donne posso essere vittime, ma anche figlie delle vittime: “I figli vedono, i figli guardando certi comportamente – ha rilevato Salvo Noè – possono emulare. E quindi la cosa importante, oggi, è essere testimonianze autorevoli. Purtroppo oggi manca questo, e lo vediamo già dai dibattiti televisivi molte volte, dove non c'è rispetto e c'è una violenza verbale che tende ad offendere e non a parlare dei contenuti. E quindi si svia. Quello è uno degli esempi, anche se poi ce ne sono tanti altri. E allora relativamente a questi ragazzi, che guardano, non possiamo poi meravigliarci se poi diventano bulli oppure utilizzano la violenza come mezzo comunicativo. Noi adulti dobbiamo farci una domanda – ha concluso lo psicoterapeuta -: stiamo veramente educando nel modo adeguato i nostri ragazzi? Tra di noi abbiamo rispetto l'uno dell'altro? Queste sono le domande chiave che dobbiamo farci tutti perché, altrimenti, da queste storie non ne usciamo. Facciamo le giornate per incontrarci e dopodiché, usciti fuori da quella giornata lì di conferenza, ritorniamo a fare le cose che facevamo prima. Dobbiamo cambiare, questo è. E' obbligatorio cambiare, è necessario cambiare”.


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