Barbara Aiello, cittadina statunitense ora residente in Italia, è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di rabbina nell’ebraismo riformato, di cui è storica esponente in Europa. Alla ricerca delle sue radici calabresi, ha ripercorso la storia secolare della sua famiglia e delle sue peregrinazioni, fino a tornare a Serrastretta, dove ha fondato la bellissima piccola Sinagoga “Tamir del Sud”. Qui svolge i riti tradizionali dell’ebraismo, sempre aperti alla partecipazione di tutti, con spirito di rispetto e preghiera. A Serrastretta è molto forte e significativa la sua amicizia e collaborazione con il sacerdote del luogo.
Per preparare gli studenti del Convitto Nazionale “Pasquale Galluppi” a vivere pienamente la giornata della memoria appena trascorsa, gli alunni hanno avuto la straordinaria occasione di conoscerla e di confrontarsi con lei, in una cornice intima e accogliente, nella quale ha potuto narrare la svariata ricchezza del popolo ebraico e della sua storia. Una storia fatta di sofferenze, esilio, diaspora, che hanno segnato l’erranza, facendo al tempo stesso di questo popolo ricco di ingegno e di vitalità, uno stimolo essenziale alla crescita della nostra civiltà. Di questa straordinaria storia, Barbara ha tracciato piccoli e grandi affreschi di memoria, partendo da alcune foto distribuite ai ragazzi e da una serie di oggetti rituali di cui ha narrato storie e significati. Molto toccanti sono stati i riferimenti alla Shoah, attraverso la testimonianza di aspetti inediti e molto vicini alla sua stessa esistenza.
"La testimonianza della rabbina Barbara Aiello – ha commentato il rettore – dirigente scolastico Stefania Cinzia Scozzafava - ha rappresentato per i nostri studenti un’occasione preziosa di crescita e consapevolezza. Attraverso il racconto delle sue radici e la condivisione di oggetti simbolici, ha saputo rendere viva la memoria, trasformandola in esperienza concreta. Il dialogo interreligioso e la riflessione sulla Shoah sono strumenti essenziali per formare cittadini responsabili e attenti al valore della diversità. Questa iniziativa ha rafforzato in noi la convinzione che il ricordo e la conoscenza siano le basi di un futuro più giusto e inclusivo".
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