Il sindaco Alessio ricorda che questa giornata va ricordata affinchè "sia scongiurato il rischio che eventi quali quello della Shoah abbiano ulteriormente a verificarsi"
25 gennaio 2021 13:01"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può
ritornare". Così Primo Levi, nel suo "Se questo è un uomo", testimonianza storica tra le più struggenti e toccanti della vita nel campo di concentramento di Auschwitz, durante il periodo della deportazione e del genocidio nazifascisti, scritta dall'autore per soddisfare " il bisogno irrinunciabile di raccontare agli altri, dí fare gli altri partecipi" e non per muovere accuse ai colpevoli.
"Quasi in risposta all'accorato sentire di Primo Levi, a memoria di quell'evento, - si legge in una nota del sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio - uno dei più tragici e bui che la storia dell'uomo abbia conosciuto, è stata istituita la ricorrenza internazionale del "Giorno della memoria", celebrata il 27 gennaio di ogni anno, a commemorazione delle vittime dell'olocausto".
"La prossima ricorrenza di questa importantissima giornata (che, per la prima volta dopo tempo innumerevole, a causa delle prevenzioni imposte dalle misure di contenimento della pandemia COVID-19, quest'anno verrà inevitabilmente celebrata dappertutto in "tono minore") - conclude il sindaco - chiama ciascuno alla responsabilità di adoperarsi per non obliare il ricordo, affinché sia scongiurato il rischio che eventi quali quello della Shoah abbiano ulteriormente a verificarsi".
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