Giornata della Memoria, Ventura: "Bloccare la nuova Shoah"

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Sabatino Nicola Ventura
  27 gennaio 2025 16:42

di SABATINO NICOLA VENTURA

"Sono trascorsi 80 anni dal giorno in cui le truppe sovietiche scoprirono il campo lager (di sterminio) di Auschwitz, in Polonia. In quel luogo furono torturati, fatti soffrire e uccisi milioni di esseri umani, in grande maggioranza ebrei, ma anche tanti Rom, Sint, omosessuali, testimoni di Geova, perseguitati politici, in particolare i comunisti.

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Il 27 gennaio è un giorno simbolo per commemorare il più spietato genocidio della storia, che i nazisti perpetrarono. Per realizzarlo utilizzarono i lager, quali: Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Treblika, e altri. La tremenda carneficina fu aiutata dai nazisti e fascisti di ogni Paese d’Europa, in particolare dagli italiani, che già nel 1938 promulgarono le leggi razziali. Il razzismo teorizzato e praticato dai fascisti italiani è stato di particolare crudeltà; invito a leggere il testo delle leggi razziali (sarebbe importante che fossero largamente conosciuti, anche, o soprattutto, dagli studenti, per comprendere bene la disumanità fascista). In Italia la senatrice a vita Liliana Segre è testimone di cosa è stata l’applicazione di quelle famigerate leggi. Consiglio di leggere e seguire i numerosi interventi della senatrice.

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Il massimo postulante del razzismo italiano fu il “filosofo” Julius Evola, teorico del razzismo spirituale, persona molto apprezzata da Benito Mussolini.

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Fra i razzisti, particolarmente impegnato a diffondere e praticare le leggi fasciste del 1938, troviamo Giorgio Almirante. Egli è stato molto attivo verso la persecuzione degli ebrei italiani, basta leggere cosa scriveva sul periodico: la Difesa della Razza.

Lo sterminio, come sappiamo, fu perpetrato non contro criminali, ma verso innocenti. Infatti, la sola assurda colpa dei perseguitati è consistita nell’essere nati e nell’avere preteso di esistere.

Quest’ultima costatazione mi sollecita una riflessione sull’attualità, sul momento politico. Il Giorno della Memoria, ritengo, ci obbliga a riflettere su quanto sta dilagando oggi in Italia e nel mondo, che non è fascismo per come storicamente conosciuto, ma è qualcosa di vecchiamente nuovo. È dichiarato, ostentato, e praticato l’odio verso il diverso; in particolare verso l’umanità povera, e dei disgraziati della terra: gli emigranti, i neri, gli omosessuali, ecc. Negli anni del nazifascismo, per essere discriminato e perseguitato, è stato importante accertare chi si era all’origine, alla nascita, esattamente quanto avviene in questi tempi. Oggi, tanti “pensatori”, forze politiche e governi, hanno recuperato le dottrine e il giudizio aristocratico della superiorità: lo storico razzismo, aggiornandolo per essere ossequioso alle preponderanti novità del “valore” della ricchezza, del denaro invisibile, del nuovo capitalismo finanziario, quali metro di misura per decidere sul riconoscimento di essere umano e la conseguenziale elargizione dei diritti. Una nuova aristocrazia, che scavalca ogni regola costituzionale e le conquiste umanitarie, sociali e politiche ottenute in Europa dopo molti anni di straordinario impegno rivendicativo, si afferma, e disconosce ogni regola di giustizia e beneficio.

La nuova aristocrazia, che si appropria del governo del mondo, decide pertanto chi ha diritto alla vita e a quali condizioni di qualità, e chi, invece, neanche alla possibilità di continuare ad esistere.

A supporto delle scelte dei nuovi padroni della terra, arrivano i teorizzatori, accade con il nazifascismo, per nobilitare e legittimare il nuovo sterminio.

L’ impossibile sopravvivenza in tanti posti della terra, le condizioni brutali in cui sono lasciati milioni di esseri umani, le emigrazioni, le deportazioni, le persecuzioni di oggi; i nuovi filosofi della difesa della ricchezza sovrana, li ritengono e presentano come “fatti di natura”, non modificabili. Divengono, allora, non più disvalori, ma qualità e virtù il possesso di ricchezze enormi. La capacità economica diventa diritto di governare l’umanità. Il denaro, la grande finanza e il nuovo capitalismo, sono gli Dei di oggi, a cui bisognerà ubbidire. I nuovi capi del mondo, per mantenere e ingrossare le loro fortune contribuiscono a realizzare una nuova forma di distruzione, la Shoah di questo secolo: i respingimenti, le deportazioni, le mura in difesa del castello, la detenzione in centri, che sono dei veri lager, vedi Libia, Tunisia, Marocco (“i lager del nostro secolo”, come li ha definiti Papa Francesco) subita dai tanti disperati della terra che cercano la vita. Tale situazione di nuovo schiavismo, di mortificazione, di repressione, sino all’eccidio, dovranno essere accettati e richiesti dall’altra parte dell’umanità, anche dai poveri residenti nei paesi “ricchi”. (si è riusciti, come mai prima nei secoli, a realizzare la guerra fra poveri. L’Italiano povero non vede il suo nemico nel ricco sfondato, ma nell’altro povero fuori confine, e sposa la tesi, imbecille, della difesa dei confini, non da un esercito nemico armato di tutto punto, ma dal disarmato collega povero e con spesso, un diverso colore della pelle).

Quanto sta accadendo è una nuova persecuzioni contro chi ha osato nascere povero, disgraziato, disperato. È la Shoah dei nostri tempi. 

Piero Sansonetti scrive sull’Unità “…il nazismo e il fascismo sono stati l’espressione feroce dei limiti della nostra civiltà, fondata su valori egoisti e violenti: il guadagno, la concorrenza, la guerra, la supremazia di classe, la norma del più forte. E di conseguenza il razzismo”.

Dobbiamo conoscere bene, per non ripetere, quanto è avvenuto in Italia e in Europa dalla metà degli anni ’20 sino alla metà degli anni ’40 del secolo scorso. Ma è da constatare, purtroppo, che la conoscenza, se c’è stata, non è servita a molto.

Primo Levi: “Perché la memoria del male non riesce a cambiare l’umanità? A che serve la memoria?”. Sono le domande che ci dobbiamo porre, ora più di prima. Forse una delle risposte potrebbe essere la seguente. In Italia potrebbe essere meglio compreso il male studiando e conoscendo la Costituzione. La nostra Costituzione (in quante case c’è una copia? In quante scuole viene insegnata?) pone dei rigidi paletti alla eventuale rinascita di Istituzioni e governi del male, autoritari, e al razzismo. La nostra Costituzione impone la universalità dei diritti; stratifica una robusta democrazia; stabilisce un bilanciamento dei poteri, impedisce le sopraffazioni a tutela dei più deboli. La Costituzione Italiana merita di essere applicata, non svilita o distrutta. Ma purtroppo poco o nulla si fa in difesa dei Suoi valori. Si fa vincere il pensiero del libero mercato senza regole, del sovranismo, del becero nazionalismo, della mortificazione dei poveri. Non conosciamo il valore dell’istituzioni democratiche che ci dà la nostra Costituzione, valori di grande spessore umano e di eguaglianza, di fratellanza direbbe Papa Francesco.

In questo giorno della memoria abbiamo il dovere, se vogliamo onorare le vittime e bloccare e scongiurare ogni nuova Shoah, promuovere i valori della nostra Costituzione, che nasce antifascista. La Costituzione si applica, non si stravolge per come propone la destra italiana.

In Italia la non conoscenza dei diritti e il non sollecitato impegno per conseguirli provoca la deriva che oggi constatiamo. Sarà necessario che le istituzioni democratiche, le scuole, le forze politiche, l’associazionismo, ritornino a divulgare e informare correttamente sul valore delle istituzioni democratiche, che necessitano di un rilancio nella qualità.

Propongo che l’Amministrazione Comunale di Catanzaro, coadiuvata dall’Università, dalle scuole, da intellettuali, decida per dei corsi, da tenere presso i plessi scolastici, è un suo diritto, per informare bene sulla nascita della repubblica e far conoscere la Costituzione. Sarebbe opportuno, su proposta di Consiglieri, che la Regione Calabria faccia stampare e diffondere in ogni casa il testo spiegato della Costituzione. Sarebbe una iniziativa molto importate, per dare grande onore alle vittime della Shoah.  

L’ignoranza porta all’indifferenza, che a sua volta facilita e consente la violenza.

Le Shoah nascono, anche, così". 

 

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