A distanza di poche settimane dall’Ecoforum regionale sui rifiuti organizzato in collaborazione con CONAI, UNIRIMA e altri partner strategici, e conclusosi con successo nella sede della Cittadella regionale, Legambiente Calabria, in occasione della giornata mondiale del riciclo, rilancia il proprio appello per una accelerazione delle politiche in materia di economia circolare.
"In un quadro europeo che vede l’Italia primeggiare con ottimi risultati, l’analisi dei dati lascia la Calabria ultima a livello nazionale per raccolta differenziata. La nostra regione segna, infatti, una crescita costante ma troppo lenta che ci vede ancora lontani dagli obiettivi di riciclaggio imposti dall’Unione Europea che prevedono una percentuale di riciclaggio dei rifiuti domestici al 55% già nell’anno in corso 2025, al 60% nel 2030 per raggiungere il 65% nel 2035. Alte percentuali di riciclo sono previste anche per i rifiuti da imballaggio : il 65% entro il 2025 e del 70% entro il 2030 per tutti i tipi di imballaggio, con obiettivi differenziati per materiale. Ad esempio per i rifiuti da imballaggio in plastica, l’obiettivo è il riciclo del 50% entro il 2025 e del 55% entro il 2030".
"Le norme sulla raccolta differenziata ampliano l’obbligo esistente di differenziare carta e cartone, vetro, metalli e plastica, migliorando la qualità delle materie prime secondarie al fine di diffonderne ulteriormente l’uso. A livello europeo, dal 2025 è scattato anche l’obbligo di raccogliere separatamente i rifiuti tessili ( che nella UE a causa delle logiche della fast fashion generano oltre 12 milioni di tonnellate di rifiuti con un tasso medio di raccolta differenziata di appena il 12%); obbligo che, peraltro, l’Italia ha anticipato al primo gennaio 2022. Non abbiamo, come cittadini, imprese ed amministrazioni calabresi, sufficiente consapevolezza dell’importanza del riciclo : qualsiasi tipologia di rifiuto ad esempio carta, plastica, vetro, metalli, elettrodomestici che hanno esaurito la loro funzione possono avere nuova vita trasformandosi in una preziosa risorsa. Il termine riciclaggio identifica, infatti, il processo attraverso il quale si ottengono da rifiuti o scarti che hanno finito il loro ciclo vitale, nuovi prodotti o materiali da riutilizzare in nuovi cicli produttivi".
"Riciclare significa tutelare l’ambiente e la salute riducendo l’inquinamento di aria, suolo ed acqua, evitando lo spreco di risorse e sostenendo circuiti economici sostenibili".
“Promuovere una cultura del riciclo unitamente alla riduzione dei rifiuti alla fonte, al riuso ed al riutilizzo significa migliorare l’intero ciclo di gestione dei rifiuti evitando che i rifiuti vengano conferiti nelle discariche o negli inceneritori oppure, in maniera criminale, abbandonati sul territorio” afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabria.
"Le politiche virtuose messe in essere dalle amministrazioni calabresi che Legambiente Calabria ha premiato come comuni “rifiuti free” nel corso dell’Ecoforum devono essere incentivate ed estese a tutto il territorio regionale. Sono necessarie campagne di sensibilizzazione che arrivino a tutte le fasce della popolazione oltre che alle imprese ed agli operatori del commercio, a quelli turistico-balneari e degli altri settori e servono sanzioni severe nei confronti degli inadempienti e degli incivili che, abbandonando rifiuti su strade, territori, boschi, sponde dei fiumi ed arenili, deturpano la nostra bella regione creando danni enormi agli ecosistemi ma anche alla salute ed all’economia calabrese pregiudicandone l’immagine".
"Allo stesso tempo è indispensabile, in Calabria, uscire dalla sindrome Nimby ( Not in my back yard – Non nel mio cortile) e Nimto ( Not in my terms of office- Non durante il mio mandato elettorale) che caratterizza spesso i territori della nostra regione. Sono necessari in Calabria impianti moderni e tecnologicamente avanzati per il trattamento ed il riciclo dei rifiuti possibilmente in tutte le province calabresi, in una logica di prossimità e di filiera, superando le carenze del parco impiantistico regionale. Nella realizzazione di questi impianti, che possono creare anche possibilità occupazionali, servono percorsi di partecipazione della cittadinanza, per aumentare la consapevolezza e limitare i conflitti".
“Il territorio calabrese è, purtroppo, costellato da discariche piccole e grandi - conclude Parretta - e sono davvero troppi i rifiuti, prevalentemente plastiche, che invadono i nostri mari e vengono scagliati sulle spiagge ad ogni mareggiate. Legambiente come ogni anno, organizzerà iniziative di pulizia delle spiagge e dei fondali in tutto il bacino del Mediterraneo, nell’ambito della 32esima edizione di Clean Up The Med che si terrà il 4,5 e 6 aprile 2025. Tuttavia non possono bastare le azioni delle associazioni ambientaliste né quelle delle poche amministrazioni virtuose. In Calabria serve una netta inversione di tendenza, l’adozione di stili di vita e di consumo piu’ sostenibili e la consapevolezza di tutti che la cura e la tutela dell’ambiente sono una priorità assoluta”.
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