Giudizio di parificazione del rendiconto calabrese 2023, Scerbo: “Ci sono chiaroscuri, è inevitabile”

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  26 luglio 2024 15:45

di MARCO VALLONE

A seguito del giudizio di parificazione del rendiconto 2023 della Regione Calabria, la Presidente della Sezione di controllo della Corte dei Conti, Rossella Scerbo, ha dichiarato ai cronisti: “Non è facilissimo fare un breve riassunto. Parto da quello che per me è il punto centrale, e credo che tutti siano d'accordo: la gestione della spesa sanitaria. Come ho spiegato, abbiamo fatto delle attività istruttorie molto approfondite su temi molto ampi. Faremo dei referti in cui la stampa sarà invitata e gradita. Un giudizio complessivo sull'attività è quello per cui vi sono dei chiaroscuri, è inevitabile”.

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“Devo dare ragione al Presidente Occhiuto” - ha proseguito Rossella Scerbo - “quando dice che è partito da una realtà compromessa. Qualcosa è stato fatto, molto ancora si deve fare. E il ruolo che la Corte dei Conti rivendica è quello di dare delle indicazioni: da un lato sotto il profilo strettamente gestionale, e quindi per conformare l'attività di spesa a criteri di efficienza, di efficacia e di economicità; ma anche sull'attività sotto il profilo delle entrate, perché la Regione e i Comuni soffrono di un problema gravissimo, che è quello della lentezza dei flussi di riscossione delle entrate. Ad esempio abbiamo dei problemi con la gestione della riscossione delle tasse automobilistiche, ed altre entrate, che la Regione non riesce a riscuotere. Se non entrano soldi, non si può spendere. Quindi, nel complesso, sulla spesa sanitaria dei segni di miglioramento ci sono stati”.

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“Per quanto riguarda invece la gestione del complessivo, andando al succo diciamo “ - ha continuato la Presidente della Sezione di controllo della Corte dei Conti - “la Regione sta rientrando dal disavanzo. Viene rispettato quello che era il ritmo di rientro dal disavanzo stabilito, ma ci sono dei profili ancora critici. Ho già detto nella mia relazione, ho dato atto, perché la Corte dei Conti non si limita a fustigare ma riconosce anche quando qualcosa di buono è stato fatto. Ci sono stati dei passi avanti, come per esempio per la questione dei pignoramenti, ma ci sono anche delle questioni da risolvere”.

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“Un giudizio complessivo può essere quello di sospendere la valutazione, per valutare meglio ad ottobre, visto che la spesa sanitaria e i risultati saranno esaminati in quel momento. Forse in quella fase la valutazione sarà più ampia”.

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