Giustizia, ecco il nuovo Consiglio giudiziario del Distretto della Corte d'Appello di Catanzaro

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La Corte d' Appello di Catanzaro
  09 aprile 2025 10:25

 
di STEFANIA PAPALEO
 
Si rinnova il Consiglio Giudiziario del Distretto della Corte di Appello di Catanzaro per il quadriennio 2025-2029. A seguito di elezioni, si è già proceduto alla proclamazione degli eletti tra i magistrati togati e onorari con funzioni giudicanti e requirenti, in attesa di insediamento che avverrà dopo la proclamazione dei componenti laici rappresentati da Avvocatura e Università. 
 
Di seguito i nomi degli eletti.
 
MAGISTRATI REQUIRENTI: Andrea Giuseppe Buzzelli, Alessandro Riello e Saverio Sapia
MAGISTRATI GIUDICANTI: Carmen Tedesco, Angelina Silvestri, Carmen Misasi, Rosamaria Pugliese, Abigail Mellace, Alfonso Scibona e Matteo Torretta
MAGISTRATI ONORARI CON FUNZIONI REQUIRENTI: Letizia Maria Renda e Patrizia De Marco
MAGISTRATI ONORARI CON FUNZIONI GIUDICANTI: Giuseppe Sicilia e Francesco Tocci
AVVOCATURA: Valerio Murgano
 
Particolarmente brillante il risultato incassato dalla lista MI, che ha preso ben quattro seggi con l'elezione dei giudicanti Abigail Mellace (di Catanzaro), Carmen Misasi (di Cosenza), Rosamaria Pugliese (di Castrovillari), Alfonso Scibona (di Crotone) e del magistrato requirente Alessandro Riello
 
L'elezione è giunta solo lo scorso 7 aprile e, dunque, con 6 mesi di ritardo rispetto alla scadenza del vecchio Consiglio che avrebbe dovuto rimanere in carica fino ad ottobre 2024, salvo essere stato prorogato fino ad aprile 2025. Dunque, è finalmente pronta a ripartire l'attività strategica del  Consiglio Giudiziario, che, tra l'altro, svolge un ruolo consultivo nei confronti del C.S.M., redigendo pareri relativi alla progressione di carriera, al cambio di funzioni e ad altre evenienze della vita professionale dei magistrati.
 
Le attuali competenze del Consiglio Giudiziario, per effetto della riforma Cartabia, lo rendono ancora più organo di governo autonomo della magistratura, sia pure decentrato e territoriale, in grado di contribuire, attraverso la vigilanza ed il controllo sugli assetti organizzativi e tabellari degli Uffici giudiziari, all’esercizio indipendente ed efficiente della giurisdizione, capace di tutelare realmente l'indipendenza interna ed esterna dei magistrati.

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