Sarà presentato il progetto espositivo “Le scatole della memoria” dell’artista Anna Maria Tulli nella ricorrenza degli 80 anni dalla Liberazione del Campo di Sterminio di Auschwitz
24 gennaio 2025 14:11Si terrà a Palazzo Mazza a Borgia lunedì 27 gennaio “Guilty to be Born”, a partire dalle ore 18, l’evento regionale, per l’edizione 2025, della Giornata della Memoria, in occasione degli 80 anni dalla Liberazione del Campo di Sterminio di Auschwitz.
L’iniziativa gratuita è promossa insieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – UCEI e con la Comunità Ebraica di Napoli – sezione Calabria - e organizzata dalle Associazioni Eos Sud e Aschenez di concerto con E-bag Srl, 4culture ed il patrocinio del Comune di Borgia e della Fondazione Museo della Shoah di Roma.
L’obiettivo è coinvolgere e sensibilizzare la comunità, mantenendo viva la memoria storica di un periodo oscuro che ha profondamente segnato l’umanità, nell’ambito della ricorrenza istituita per commemorare le vittime della Shoah e per riflettere sugli orrori della Seconda Guerra Mondiale.
Nell’occasione sarà presentato il progetto espositivo “Le scatole della memoria” dell’artista Anna Maria Tulli, basato sui disegni realizzati dai bambini ebrei rinchiusi nel campo di concentramento di Terezin. Verranno, inoltre, proiettate alcune testimonianze di sopravvissuti ai campi di sterminio.
All’incontro prenderanno parte Elisabeth Sacco, sindaco di Borgia; Giulio Di Segni per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane; Roque Pugliese, Delegato per la Calabria della Comunità Ebraica di Napoli; Alfonso Sassun, esperto in tradizioni e cultura ebraica, e l’artista Anna Maria Tulli. A moderare sarà Andrea Perrotta, promotore dell'evento.
“La liberazione del Campo di Sterminio di Auschwitz è un grande passo dell’umanità verso il bene e verso la luce dopo anni di tenebre e di orrore”, commenta Roque Pugliese. “Lo vogliamo ricordare soprattutto rimarcando come la Shoah sia stata frutto di matematica premeditazione effettuata a tavolino a partire dalla conferenza Wannsee. Il 20 gennaio 1942, quindici tra i maggiori funzionari del Partito Nazista e del Governo tedesco si riunirono in una villa nel sobborgo berlinese di Wannsee per discutere l’esecuzione di quella che venne chiamata la “Soluzione Finale alla Questione Ebraica”. “Soluzione Finale” divenne poi il nome in codice dello sterminio sistematico e premeditato degli Ebrei di tutta Europa, piano che, nel 1941, venne autorizzato dallo stesso Adolf Hitler. Anche l’Italia contribuì a questo orrendo crimine dopo l’approvazione delle leggi razziali il 17 novembre 1938 e le deportazioni a partire dal 1943”.
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