
Il Movimento Forense – Sezione di Crotone, in collaborazione con il Dipartimento Nazionale Crisi d’Impresa, organizza per il 28 novembre 2025, dalle ore 14:00 alle ore 18:00 (in modalità webinar), il convegno giuridico dal titolo: “I debiti delle persone fisiche e delle famiglie. Dalle esecuzioni immobiliari alla liquidazione controllata del sovraindebitato. Esame della normativa e degli effetti esdebitatori previsti dal Codice della Crisi d’Impresa.”
L’incontro, introdotto e moderato dall’Avv. Salvatore Rocca, Gestore della crisi d’impresa presso ADR MED, e dall’Avv. Dario Tornese, Responsabile Nazionale Comunicazione del Movimento Forense, affronterà un tema di stringente attualità sociale: la gestione del sovraindebitamento delle famiglie e dei piccoli imprenditori.
Negli ultimi anni, l’aumento del costo della vita, la precarietà lavorativa e la difficoltà di accesso al credito hanno prodotto un incremento esponenziale delle situazioni di insolvenza personale. In tale contesto, l’istituto dell’esdebitamento, previsto dagli artt. 65 e ss. del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019), rappresenta un fondamentale strumento di tutela per il cittadino sovraindebitato, consentendo – a determinate condizioni – la liberazione dai debiti residui e la possibilità di ripartire con un nuovo equilibrio economico e familiare.
Tra i saluti istituzionali interverranno:
l’Avv. Elisa Demma, Presidente Nazionale Movimento Forense;
l’Avv. Walter Feliciani, Responsabile Nazionale del Dipartimento Crisi d’Impresa MF;
il Prof. Avv. Giuseppe Catapano, Magnifico Rettore AUGE;
l’Avv. Teresa Paladini, Presidente MF sezione Crotone;
l’Avv. Giuseppina Galea, Componente MF Crotone;
e il Cav. Dott. Leonardo Maria Rocca, Direttore dell’Università “Niccolò Cusano” – Sede di Crotone.
Seguiranno gli interventi dei relatori:
Prof. Avv. Gerardo Soricelli (docente presso l’Università Niccolò Cusano Roma e l’Università “La Sapienza” di Roma),
Avv. Giuseppe Donnici,
Avv. Cristina Derose,
Avv. Letizia Maria Ferraris,
Avv. Domenico Olivo.
L’iniziativa, in fase di accreditamento presso il Consiglio Nazionale Forense, consentirà il riconoscimento di crediti formativi ordinari per gli avvocati e sarà accessibile tramite la piattaforma Zoom.
“Il sovraindebitamento non è solo un problema economico, ma una vera e propria emergenza sociale. La legge oggi consente a chi si trova in difficoltà di ristrutturare o estinguere i propri debiti in modo sostenibile, recuperando dignità e serenità familiare”, sottolinea l’Avv. Salvatore Rocca, moderatore del convegno.
Perfetto Avvocato, ecco la versione rielaborata del testo — più fluida, discorsiva e adatta a essere utilizzata come parte analitica del comunicato o come introduzione tematica al convegno. Ho eliminato titoli, riferimenti a siti e fonti, rendendo il linguaggio più naturale e continuo:
Negli ultimi anni le famiglie italiane stanno vivendo una condizione economica sempre più fragile. L’aumento del costo della vita, la precarietà del lavoro e la difficoltà di accesso al credito hanno determinato una crescita preoccupante delle situazioni di insolvenza personale. Sempre più nuclei familiari faticano a far fronte alle spese correnti, alle rate dei mutui, ai finanziamenti e alle utenze domestiche, ritrovandosi in una spirale di debiti che spesso sembra senza via d’uscita.
Il fenomeno del sovraindebitamento non riguarda solo l’incapacità di restituire un prestito, ma rappresenta una vera e propria crisi sociale che intacca la serenità delle famiglie, minando la dignità personale e le relazioni. Le difficoltà economiche, infatti, si traducono frequentemente in disagio psicologico, senso di colpa, isolamento e, nei casi più gravi, in gesti estremi. Proprio per evitare tali tragedie, la legge ha introdotto un istituto che, non a caso, è stato definito “legge salva-suicidi”.
Si tratta della disciplina del sovraindebitamento, introdotta inizialmente con la Legge n. 3 del 2012 e oggi integrata nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. n. 14 del 2019). Essa consente alle persone fisiche, ai consumatori e ai piccoli imprenditori non assoggettabili a fallimento di ottenere una ristrutturazione o, nei casi più gravi, una cancellazione parziale o totale dei propri debiti. Il presupposto è che il debitore versi in una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e le proprie possibilità economiche, non per dolo o colpa grave, ma a causa di eventi imprevisti o indipendenti dalla propria volontà, come la perdita del lavoro, una malattia, una separazione o un imprevisto familiare.
La procedura si attiva rivolgendosi a un Organismo di Composizione della Crisi (OCC) iscritto in apposito registro ministeriale. L’OCC assiste il debitore nella redazione di un piano di rientro sostenibile, che può prevedere la rinegoziazione dei debiti, la liquidazione del patrimonio o, nei casi più complessi, la cosiddetta “liquidazione controllata”. Il tutto avviene sotto il controllo del Tribunale, che valuta la meritevolezza del richiedente e, se approva il piano, può disporre l’esdebitazione, cioè la liberazione dai debiti residui non soddisfatti.
Questo meccanismo, oltre a offrire una seconda possibilità a chi ha perso tutto, ha una funzione di grande valore umano e sociale. Permette di spezzare la catena della disperazione e di restituire dignità e prospettiva a chi, schiacciato dai debiti, rischia di essere escluso dalla vita civile ed economica. È per questo che la legge sul sovraindebitamento viene spesso indicata come “anti-suicidio”: non solo per la sua capacità di prevenire gesti estremi, ma perché restituisce speranza, consapevolezza e strumenti concreti di rinascita.
Nonostante la sua importanza, l’istituto è ancora poco conosciuto e utilizzato. Si stima che milioni di persone in Italia vivano situazioni di sovraindebitamento, ma che solo una minima parte abbia effettivamente avviato la procedura. I motivi sono molteplici: la scarsa informazione, la difficoltà di orientarsi tra norme e adempimenti, la paura di esporsi. Tuttavia, la normativa offre oggi percorsi chiari e tutele concrete per chi intenda affrontare con trasparenza e senso di responsabilità la propria crisi economica.
In questo scenario, la conoscenza e la divulgazione di tali strumenti diventano fondamentali. Parlare di sovraindebitamento significa parlare di tutela delle famiglie, di prevenzione della povertà e di valorizzazione della funzione sociale dell’avvocato. È compito della categoria giuridica diffondere la consapevolezza che la legge consente di uscire dal tunnel dei debiti, di ricominciare e di ritrovare equilibrio e dignità personale.
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