I Funzionari giudiziari respingono la proposta avanzata dalla CGIL durante le trattative contrattuali

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La Corte d' Appello di Catanzaro
  30 ottobre 2024 08:26

I Funzionari giudiziari riuniti in associazione spontanea, respingono con profonda preoccupazione la recente proposta avanzata dalla CGIL in sede di contrattazione integrativa, che – se recepita e attuata in contrattazione comporterebbe un grave e ingiustificato demansionamento dei funzionari.

"La proposta della CGIL – apparentemente mirata a soddisfare le richieste di una piccola parte di dipendenti – porterebbe, infatti, all’alterazione del ruolo dei Funzionari e, anziché valorizzarne l’esperienza e le competenze tecniche, li declasserebbe a compiti e mansioni tipiche della famiglia professionale degli Assistenti. Tale cambiamento  - si legge nella nota dell'Unione Funzionari Giudiziari qualificati - finirebbe per indebolire la struttura organizzativa degli uffici giudiziari, già gravati da note difficoltà operative e carichi di lavoro rilevanti".

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In proposito, "i Funzionari del comparto Giustizia riuniti in questa associazione, trovano davvero sconvolgente - aggiungono - il fatto che debbano difendersi da organizzazioni sindacali anziché dall'Amministrazione stessa".

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Pertanto, "i Funzionari del comparto Giustizia ritengono doveroso evidenziare che questa proposta non rispetta i criteri di equità e di valorizzazione delle risorse umane che dovrebbero orientare ogni contrattazione, oltre ad essere difforme dall’impianto della Contrattazione Nazionale Funzioni Centrali".

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"Chiedono  - dunque - alla CGIL di revocare questa proposta, mentre alle altre parti coinvolte chiedono di dichiarare formalmente il loro dissenso e all’Amministrazione di non accoglierla, favorendo invece soluzioni che rispettino il ruolo dei Funzionari e riconoscano il valore del lavoro svolto con competenza e dedizione, anche al fine di prevedere una loro progressione economica e di carriera".

Esprimono, infine, in linea generale, l’auspicio che nelle prossime trattative prevalga una visione lungimirante, che promuova la qualità del servizio giudiziario e tuteli i diritti e la professionalità di tutti i lavoratori coinvolti, valutando con equilibrio la reale esperienza lavorativa ed il merito specifico dei Dipendenti nonché il bagaglio di formazione acquisita nel tempo.

"I Funzionari del comparto Giustizia rimarranno vigili e determinati nel difendere la dignità e il prestigio del loro ruolo, pronti a intraprendere tutte le azioni necessarie per garantire la salvaguardia delle proprie competenze, anche – se necessario – in sede giudiziaria".

"E infine, inevitabilmente - concludono - alla luce di una ormai insanabile frattura venutasi a creare con la rappresentanza sindacale di categoria, chiedono formalmente le dimissioni della coordinatrice del settore giustizia della CGIL, ritenendo che  i suoi comportamenti abbiano minato la fiducia che i Funzionari riponevano in quella rappresentanza sindacale e nei vantati principi di equità e tutela dei diritti dei lavoratori che avrebbero dovuto ispirare i suoi interventi".

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