Il 27 novembre 2024, piazza dei Sant’Apostoli a Roma ha ospitato una delle manifestazioni più significative per la Comunità Sorda italiana. Con lo slogan “I Sordi in piazza: chiediamo al Governo di ascoltarci”, circa 7000 persone, sorde e non, hanno preso parte all’evento, unendo le proprie voci per chiedere al Governo risposte concrete sui diritti e le necessità quotidiane delle persone sorde. La manifestazione, organizzata dall’Ente Nazionale Sordi (ENS), ha rappresentato un momento di forte visibilità e unità, portando in piazza le richieste urgenti della Comunità Sorda.
L’obiettivo della manifestazione era chiaro: sensibilizzare il Governo e le istituzioni politiche sulle difficoltà quotidiane della Comunità Sorda e chiedere il riconoscimento dei diritti fondamentali. Tra le richieste principali avanzate dall’ENS, c’erano l’aumento dell’indennità di comunicazione per permettere l’accesso ai servizi in maniera adeguata, il rinnovo delle disposizioni delle L.197 e 160/2019 per garantire la piena accessibilità in tutti gli ambiti della vita, l’introduzione di uno scivolo pensionistico per affrontare le difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro che i lavoratori sordi incontrano a causa delle barriere comunicative, il riconoscimento dei pieni diritti e agevolazioni affinché le persone sorde possano usufruire di una vera inclusione sociale, culturale ed economica.
La giornata è iniziata la mattina quando il Presidente Nazionale dell’ENS, Angelo Raffaele Cagnazzo, ha preso il segno dal palco, chiedendo con forza il riconoscimento dei diritti delle persone sorde. Il Presidente Cagnazzo ha sottolineato la necessità di un cambiamento urgente e significativo nelle politiche pubbliche. Dopo il suo intervento, si sono alternati numerosi rappresentanti politici, che hanno espresso la loro solidarietà alla causa della Comunità Sorda. Questi interventi hanno avuto lo scopo di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sulla condizione delle persone sorde in Italia e sulle difficoltà che affrontano quotidianamente, dalla mancanza di accessibilità alle barriere nel mondo del lavoro e dell’educazione.
Successivamente, una delegazione dell’ENS, è stata ricevuta dalla Ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, e da rappresentanti di altri Dicasteri. Durante l’incontro sono state discusse le principali problematiche sollevate dalla Comunità Sorda, tra cui la mancanza di accessibilità in vari ambiti e la difficoltà nell’inserimento lavorativo. Contestualmente, sul palco si sono alternati i Consiglieri Direttivi, i Presidenti regionali e provinciali ENS, soci e non soci, che hanno portato testimonianze dirette delle difficoltà vissute a livello territoriale, come la mancata copertura del servizio di assistenza alla comunicazione per l’intero orario scolastico e altre problematiche locali.
Le istanze sollevate dall’ENS sono state recepite dalla Ministra ma alcune di esse sono considerate difficili da attuare nel breve periodo. Tuttavia, la Ministra Locatelli ha garantito che, a partire dal 2025, verranno istituiti tavoli tecnici tematici per affrontare in modo specifico le principali richieste avanzate dalle persone sorde. L’incontro con la Ministra ha segnato un passo importante verso il riconoscimento dei diritti delle persone sorde. L’ENS ha espresso un certo ottimismo, pur rimanendo realistico sui tempi e le difficoltà che queste richieste comportano. Il cuore della Comunità Sorda rimane fiducioso ma l’attesa per sviluppi concreti è ancora viva.
Anche l’ENS della Calabria ha partecipato alla manifestazione nazionale di mobilitazione per reclamare il riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone sorde Dalla Regione sono partiti due autobus, organizzati dalle Sezioni Provinciali ENS e coadiuvati dal Consiglio Regionale ENS, per un totale di un centinaio di persone.
La manifestazione del 27 novembre, dunque, non solo ha rappresentato un momento di visibilità e di lotta ma ha anche posto le basi per future azioni politiche che potrebbero segnare un cambiamento significativo nella vita delle persone sorde in Italia. La Comunità Sorda, pur consapevole delle difficoltà, è più che mai determinata a continuare la sua battaglia per l’inclusione, il riconoscimento e il rispetto dei propri diritti. La giornata è stata un segno di speranza e di unità. La voce dei sordi è forte e chiede di essere ascoltata. Ora si attendono sviluppi concreti, con il cuore fiducioso e determinato a proseguire questa lotta per una società più giusta e inclusiva.
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