di IGOR COLOMBO*
E' di notizia di questi giorni che il governo Meloni con il Il ministero dell’Economia e delle Finanze, abbia bloccato l’emendamento che avrebbe stanziato 6 milioni di euro all’anno per la prevenzione del tumore al seno. Quanto sia importante la prevenzione per alcune neoplasie è ormai risaputo e questo governo in maniera vergognosa compie un atto riprovevole nei confronti del popolo italiano.
La Commissione Bilancio del Senato dopo aver infatti esaminato il disegno di legge sulle liste d’attesa in sanità, si pronuncia il Mef per affermare che le coperture finanziarie proposte non sarebbero sufficienti a sostenere la misura. Sarebbero stati 6 i milioni di euro da impegnare ogni anno per lo screening ma dal governo fanno sapere che non ci sono i soldi. Peccato che questi si trovino per l'invio di armi e per aumentare in diverse modi la casta politica mentre per un fattore come la prevenzione dei tumori al seno nello specifico, ma anche di altri tipi di neoplasie in Italia, funziona e questo ce lo dicono i dati. Per via di questa insensata decisione ci ritroviamo con un cortocircuito riguardo a tutto un settore , quello della sanità , che è di competenza regionale e dove, per esempio in Calabria , il governatore Occhiuto lancia continuamente messaggi di speranza e di diritto alla salute, mentre purtroppo, il governo che lui rappresenta in Calabria, ritiene inutile aumentare il fondo per la prevenzione oncologica.
Esprimo questo mio rammarico da paziente oncologico e non mancherò prossimamente di manifestare il mio sdegno nei confronti di questa negligenza politica ed economica del governo. Ricordando che questo fondo Il fondo avrebbe permesso di avviare campagne di prevenzione e diagnosi precoce in regioni come la nostra Calabria che ancora non coprono le donne oltre i 69 anni e sotto i 50.
*scrittore calabrese e paziente oncologico
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