Il catanzarese Luigi Carnevale nuovo prefetto di Brindisi, le congratulazioni dell'avvocato Colosimo

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images Il catanzarese Luigi Carnevale nuovo prefetto di Brindisi, le congratulazioni dell'avvocato Colosimo
Vittorio Colosimo
  28 marzo 2024 17:45

Riceviamo e pubblichiamo lettera dell’avv. Vittorio Colosimo al dott. Luigi Carnevale, catanzarese d’oc, nuovo Prefetto di Brindisi, già Dirigente Generale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza della Città del Vaticano - San Pietro, sotto il Pontificato di Papa Francesco, al cui funerale parteciparono sul sagrato di San Pietro Reali, Capi di Stato e di Governo del mondo intero, nonché i Capi di tutte le religioni compreso il Patriarca della Russia di Lenin la cui sicurezza fu affidata all’Ispettorato di Sicurezza da Te diretto e guidato nella c.d. “zona rossa” per molti giorni, 24 ore su 24, con la partecipazione di migliaia di pellegrini di ogni razza e colore, provenienti da ogni dove, oltre che della Santissima persona di Papa Giovanni Paolo VI.

La lettera:

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"Certo ne hai fatta di strada, caro amico mio, da Vice-Commissario presso la Squadra Mobile della Questura di Catanzaro a Dirigente dell’Ispettorato della Polizia presso il Senato della Repubblica, Palazzo Madama, alle dirette dipendenze del Presidente del Senato, On.le Larussa, seconda carica dello Stato.

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Ma mi è grato ricordare che la Tua Vita, quando eri Capo della Squadra Mobile presso la Questura di Cosenza e combattevi con i tuoi uomini la “’ndrangheta” cosentina, con tutto l’impegno, il fervore, la forza possibili in una città dominata dal boss Franco Pino - rispettato da CC, organi politici locali e da tutte le organizzazioni criminali d’Italia (Mafia, Camorra, Sacra Corona Unita e Mafia del litorale romano) la devi al “pentimento” dello stesso Franco Pino che Ti aveva riservato una tragica uccisione con l’utilizzo di detonatore telecomandato a distanza, di cui aveva la disponibilità del tipo di quelli usati da Totò Riina e compagni per la “strage di Capaci” consumata contro il Giudice Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta e che, nel maggio 1995, riferì ai P.M. dell’esistenza di questo micidiale strumento di morte e del luogo del nascondiglio dove erano custoditi e che furono così agevolmente ritrovati, sequestrati e distrutti dalla Polizia e sottratti alla “’ndrangheta”. Il difensore di Pino, Tu lo sai, all’epoca come oggi, era ed è il sottoscritto.

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Ed allora, a Te catanzarese purosangue, che hai sempre onorato la nostra cara Catanzaro, da decenni vittima di profonda crisi di stagnazione e di recessione morale e politica (in senso generale) ed anche economica, e si rifugia esclusivamente, o quasi, sulla “squadra giallorossa”, anche da Te, come tutti noi, sempre accanitamente vissuta e sostenuta sin da quando eravamo ragazzini. Ancora auguri e congratulazioni caro Luigi, Ti aspettiamo presto in città per abbracciarTi personalmente e renderTi gli onori che da sempre Ti sei meritato negli impegnativi e delicati incarichi che Ti sono stati saggiamente assegnati".

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