Il commissario Longo approva il Piano vaccinale regionale (IL DOCUMENTO)

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  12 gennaio 2021 19:48

di GABRIELE RUBINO

Il commissario ad acta Guido Longo ha approvato il piano vaccinale per la Regione Calabria. 

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LEGGI QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE. Dopo numerosi solleciti e diverse riunioni il documento è stato formalizzato con il Dca n.8, a cui hanno collaborato il delegato al Covid, Antonio Belcastro, e con il parere favorevole del dg del dipartimento Tutela della Salute Francesco Bevere. 

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Il piano si concentra nella prima parte nella Fase 1 (quella attuale), con la definizione dei requisiti organizzativi, logistici e di personale. L'arrivo delle dosi e il successivo stoccaggio avviene nei quattro ospedali Hub (Pugliese-Ciaccio, Mater Domini a Catanzaro, Gom di Reggio Calabria e Annunziata di Cosenza) e nei due spoke di Crotone e Vibo Valentia. Ovviamente sono ricordate le fasce di popolazione con priorità: Medici e sanitari non medici, infermieri, Oss di strutture pubbliche e private accreditate; operatori e ospiti di Rsa; operatori del 118 e servizio Emergenza Urgenza; personale delle ditte con appalti in sanità; specalisti ambulatoriali, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici in formazione, specializzandi, assegnisti, dottoranti di ricerca e tirocinanti; Farmacisti, informatori scientifici; volontari a supporto di attività sanitarie, operatori studi medici, veterinari e odontoiatrici e operatori laboratori pubblici e privati. 

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"Lo scenario 1 del piano vaccini COVID-19 prevede l’invio alla Regione Calabria di dosi vaccinali distribuite su 5 settimane sulla base del fabbisogno regionale espresso all’esito di intervista di Aziende ed Enti del SSR. Le fiale da consegnare alla Regione Calabria alla data della stesura del presente documento risultano pari a 12.714 corrispondenti a 63.570, dosi considerando 6 dosi per ciascuna fiala (Nota AIFA STDG P0147859 del 29 dicembre 2020 acclusa alla nota Ministero Salute prot. n. 42605 del 29 dicembre 2020)
Le dosi disponibili saranno così attribuite: Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro 8.775; Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia 5.850; Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone 5.850; Azienda Ospedaliera Reggio Calabria 15.600; Azienda Ospedaliera Cosenza 22.425; Azienda Ospedaliero Universitaria Mater Domini 5.070".

Di seguito i punti di vaccinazione ospedalieri e territoriali.


Di seguito il documento sulle successive fasi. La seconda, la terza e la quarta (anche se quest'ultima appare più incerta). Nella seconda fase si procederà alla vaccinazione di: a) soggetti di età compresa tra i 60 e i 79 anni e i soggetti di età inferiore con situazioni di rischio clinico; b) soggetti appartenenti a gruppi socio demografici a rischio più elevato di malattia o morte; c) insegnanti e personale scolastico ad alta priorità. In questa fase verosimilmente si potrà contare sull’utilizzo della piattaforma nazionale sia per la registrazione delle
vaccinazioni che per la gestione delle agende vaccinali tramite prenotazione on line.
È prevedibile che in questa fase saranno disponibili vaccini di tipo Cold con minori vincoli di conservazione, distribuzione
e utilizzo. Ciò consentirà una rimodulazione delle strategie vaccinali anche nell’ottica di una estensione delle possibilità di
somministrazione in sicurezza. La popolazione dei soggetti di età compresa tra i 60 e i 79 anni è ricavabile dalla anagrafe sanitaria, i soggetti di età inferiore ma con rischio clinico possono orientativamente essere ricavati dai dati relativi alla campagna
di vaccinazione antinfluenzale. Tra i soggetti appartenenti a gruppi demografici a rischio più elevato di malattie o morte si possono includere i soggetti in condizione di fragilità per diverse situazioni psicofisiche e personale scolastico per il quale è stato
definito lo stato di fragilità. Sono necessarie per tale target ulteriori specificazioni da parte della Struttura
Commissariale Nazionale.


Il target della Fase 3 è rappresentato da:a) restante personale scolastico;
b) personale dei servizi essenziali; c) popolazione carceraria e relativo personale;
d) popolazione generale con comorbidità moderata di ogni età. Per il personale dei servizi essenziali vi è la necessità di definire una priorità nella priorità procedendo alla vaccinazione delle seguenti categorie, secondo l’ordine indicato: personale deputato a garantire ordine pubblico (VV.FF., Polizia, Carabinieri, Polizia locale, Guardia di Finanza, Esercito, Protezione Civile ecc.); personale addetto ai servizi di trasporto pubblico e addetti al trasporto di prodotti di prima necessità;  personale addetto ai servizi postali; personale deputato a mantenere erogazione acqua potabile, energia elettrica gas e telefono (contingenti minimi a garantire il servizio); personale deputato allo smaltimento rifiuti (contingenti minimi a garantire il servizio). Alcune di tali categorie (esercito, carabinieri) hanno una autonomia vaccinale garantita dai propri servizi. 


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