Il Coronavirus "intralcia" le gite scolastiche anche in Calabria, ma la decisione tocca ai presidi

di GIOVANNA BERGANTIN

Le norme ministeriali sui viaggi d’istruzione sempre più stringenti per motivi di sicurezza, avevano già determinato delle remore da parte delle Scuole nell’organizzare gli spostamenti di Docenti e Studenti.
Adesso, il rischio del coronavirus pare abbia scoraggiato ancor di più anche i Dirigenti più propensi a programmare viaggi con la responsabilità della scuola.

Il pericolo è non solo il virus assassino ma anche i controlli a cui Studenti e docenti accompagnatori – sempre più restii - sarebbero sottoposti, soprattutto andando all’estero. Poiché a parte le note e le circolari ministeriali in materia tutto è demandato all’Autonomia delle Istituzioni, la questione passa nell’ambito della responsabilità del Dirigente e degli organi collegiali.

Nessuna nota in merito è arrivata su iniziativa del Ministero dell’Istruzione, che si è limitato ad inviare a tutte le scuole, agli inizi di febbraio, una circolare del Ministero della Salute su “Indicazioni per la gestione degli Studenti e dei Docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”.
Cosa faranno i Dirigenti per i prossimi viaggi d’istruzione? Per quelli già prenotati, alcuni, d’intesa con i genitori e rassicurati dai tour operator sul rigoroso rispetto delle norme sanitarie prescritte, hanno confermato le partenze con gioia degli Studenti; altri, qualora possibile, hanno cambiato destinazione o annullato il viaggio, col rischio concreto di pagare le penali.

Per i viaggi ancora in fase di programmazione è prevalente il prudenziale orientamento di rinunciare al viaggio. «Noi a metà aprile con gli Studenti del Liceo Classico faremo il viaggio in Svizzera – spiega Concetta Smeriglio, dirigente scolastico del I.O. di S. Demetrio Corone –. D’accordo con le famiglie non blocchiamo le partenze, ma prendiamo le giuste precauzioni, come partire con un pullman privato, e applicheremo tutti i sistemi d’igiene precauzionali».

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