Tra i numerosi problemi legati alla recente diffusione del temuto "Coronavirus" cinese, sorge anche quello delle gite scolastiche, abitualmente organizzate dalle scuole italiane e, all'estero, specialmente dagli Istituti Superiori. Nessuna direttiva specifica è ancora arrivata dal MIUR a tal proposito, ma i dirigenti scolastici esprimono grossi dubbi, perplessità e preoccupazione. A fa riflettere sia il rischio di contagio all'estero, ma forse più che altro i disagi che possono essere riscontrati nei vari aeroporti e luoghi pubblici in giro per il mondo.
Il problema è anche economico. Molte famiglie, infatti, cercano di frenare i figli dalle iscrizioni ai viaggi d'istruzione o, quantomeno, temporeggiano prima di fornire alla scuola la conferma definitiva della partecipazione. Il disagio economico potrebbe riguardare, dunque, proprio le conferme e le eventuali sanzioni da pagare per prenotazioni effettuate in anticipo.
I dirigenti stanno cercando di capire come muoversi in tal senso, considerando già gli innumerevoli grattacapi legati da sempre alle uscite fuori porta e alle responsabilità correlate allo spostamento di studenti fuori dalla sede di appartenenza, soprattutto per motivi di sicurezza e condotta.
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