
Riceviamo e pubblichiamo una nota del Gruppo Naturalmente Pentone a firma di Ezio Mirenzi, Mario Marino e Giovanni Caroleo.
Dopo le esternazioni del primo cittadino del Comune di Pentone che, senza alcuna prova documentale, ha definito Pentone paese in cui da quindici anni non si riesce a trovare un agente di polizia municipale che duri più di un anno per “abusate abitudini di alcuni cittadini (che) hanno fatto scappare i Vigili Urbani”, ci è sembrato doveroso chiarire la nostra posizione in merito anche a tutela della reputazione dell’intera comunità.
Il fango mediatico gettato su un’intera comunità non corrisponde alla realtà descritta con qualunquismo dal Primo Cittadino. Ricordiamo che alla base di qualsiasi discriminazione dalla quale sorge pregiudizio e odio vi è sempre la generalizzazione del male, e la storia ci insegna quanto sia inopportuno additare un’intera comunità quale causa di tutti i mali ove non si ha il coraggio di fare i nomi degli eventuali responsabili;
Cari lettori, a nulla è servito che negli ultimi quindici anni indicati dal Primo Cittadino, Pentone ha accolto a braccia aperte illustri Magistrati della Repubblica Italiana all’apice della lotta contro le mafie; a nulla è servito che Pentone sia stata scelta quale residenza prediletta di tanti appartenenti alle forze dell’ordine; a nulla è servito ricordare e commemorare i tanti Pentonesi che negli anni si sono distinti in Italia e nel mondo per rettitudine e sapienza; a nulla è servito organizzare eventi attrattivi ed inclusivi da parte della Pro Loco e delle associazioni del territorio; a nulla è servito ricostruire la memoria storica dei non residenti deceduti altrove: a nulla è servito aver un centro anziani che svolge servizio funzionale all’intera popolazione in sostituzione spesso dell’Ente distratto; a nulla è servito essere tra i pochi paesi in Italia e nel mondo in cui durante la pandemia Covid 19, grazie al valore e all’ abnegazione dei medici presenti che incuranti della pandemia hanno assistito direttamente e non on – line i pazienti, ha registrato ZERO decessi accertati causa COVID; a nulla è servita l’accoglienza che hanno ricevuto e ricevono tutti i pellegrini durante le celebrazioni liturgiche della Madonna di Termine; a nulla son serviti gli scambi culturali e i gemellaggi avuti con altre comunità anche in virtù del Giubileo; a nulla è servito essere sede dell’Associazione di Protezione Civile Angeli della Sila, fiore all’occhiello dell’intera Presila Catanzarese, e non solo; a nulla è servita l’ospitalità data agli operatori e presentatori RAI da tutta la Cittadinanza; a nulla serve aprire le tavole a tutti in occasione delle luminarie. L’elenco degli esempi di inclusione che questa cittadinanza ha sempre manifestato potrebbe essere infinito.
Il Primo Cittadino, evidentemente a corto di idee amministrative, ha iniziato una campagna denigratoria contro il Paese che rappresenta, dapprima reclamizzando l’abbandono di due lavatrici e un frigorifero su tutte le testate giornalistiche e poi reclamizzando l’abbandono di rifiuti edili nei pressi del cimitero di Pentone; poi l’abbandono di un sacchetto di rifiuti nei pressi del Paese; poi la rottura di conduttura idrica per uso domestico non interrata ma superficiale; il Primo Cittadino, in nessuno dei casi sopra citati, è stato in grado di comunicare alla cittadinanza se vi sia stato dolo, colpa o negligenza; Tutto ciò premesso, ci è sembrato doveroso intervenire a tutela di tutta la Comunità, al fine di porre fine a questa denigrazione mediatica del primo cittadino che potrebbe indurre paure e remore nel vivere, venire e lavorare a Pentone; Pentone è un Paese per vecchi, è un Paese per giovani, è un Paese per tutti. Con qualche difetto ma con tantissimi pregi Pentone è il nostro Paese, nessuno ha il diritto di utilizzare notizie infondate per alterarne la reputazione o per distogliere l’opinione pubblica dalle vertenze legali a sei zeri che incombono inesorabilmente sull’intera collettività.
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