Il ministro Locatelli in Regione: “Difficile occuparsi di disabilità, è ora di unire le forze”

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images Il ministro Locatelli in Regione: “Difficile occuparsi di disabilità, è ora di unire le forze”

  29 luglio 2025 12:42

di MARCO VALLONE

“E' arrivato il momento di unire le forze. Siccome è difficile occuparsi del tema dell'inclusione, della disabilità, e pensare di metterlo al primo posto, se non uniamo le forze tra chi se ne occupa nel mondo sociale, chi se ne occupa nel mondo delle istituzioni e chi se ne occupa nel mondo privato, non andiamo molto lontano. Però credo che questa strada sia tracciata”. Così il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha definito, presso la Cittadella regionale a Catanzaro, le ragioni principali alla base del suo arrivo in Calabria questa mattina.

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Il ministro Locatelli, difatti, è giunta oggi in Regione per poter avere l'occasione di ascoltare a fondo le ragioni e le istanze del mondo associativo calabrese che opera nel campo della disabilità, al fine di produrre un proficuo confronto che possa portare a utili riflessioni su quelle che sono le esigenze del terzo settore, con un focus particolare su quelle relative al territorio calabrese.

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La “strada tracciata” indicata da Alessandra Locatelli si è imparato a seguirla, secondo il pensiero del ministro, “già nei momenti più difficili. Penso, ad esempio, alla pandemia, quando da sole le istituzioni non avrebbero potuto fare niente perché non avevano la possibilità di andare ad aiutare in modo capillare le persone, quando le associazioni da sole non avrebbero avuto la legittimazione di agire e quando il mondo privato, pur avendo le risorse, da solo non sarebbe riuscito a metterle in campo. Solo insieme siamo andati lontano ed abbiamo rialzato la testa, dappertutto, in tutto il Paese. E oggi questo è l'insegnamento che ci dobbiamo portare dietro, da qui per il futuro: lavorare insieme per dare delle risposte soprattutto a partire dalle persone con disabilità, dalle famiglie, i territori. Il percorso è tracciato – ha affermato il ministro Locatelli – anche grazie alla riforma sulla disabilità, uno strumento unico e prezioso che abbiamo a disposizione oggi per cambiare il futuro e per dare delle risposte che superino la frammentazione tra il mondo sanitario e il mondo sociale, perché troppo spesso una persona con disabilità, o la sua famiglia, si trovano a dover bussare a 100 sportelli, e qualche volte anche, se si sbaglia, bisogna tornare indietro, rifare la fila, attendere senza essere sicuri di avere la risposta. Troppo spesso il carico burocratico e le complicazioni sono sulle spalle delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Allora la riforma della disabilità è l'occasione che abbiamo per scardinare un sistema che è tale da 40 anni, da quando esiste il welfare, da quando esiste un nostro sistema di welfare che è eccezionale, ma che oggi non risponde più realmente ai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Noi vogliamo che siano le istituzioni a muoversi al servizio delle persone e non le persone che devono girare 7 chiese, 7 parrocchie, per ottenere le risposte. Non è possibile”.

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Parola d'ordine, secondo Alessandra Locatelli, è quindi quella della semplificazione: “Abbiamo bisogno di semplificare e sburocratizzare – ha rilevato il ministro -, anche nella valutazione dell'invalidità civile, che è una parte della riforma: oggi ci sono 7 commissioni, diventerà una. Ci sono 7 certificati, diventa uno. Ci sono due domande introduttive, diventa una. Perché la persona è una, e questa deve avere un certificato per potersi muovere, con quello, nella vita quotidiana, a scuola, a lavoro, nella vita sociale e nella vita sportiva, altrimenti le complicazioni continuano ad aumentare e le persone rimangono imbrigliate, con le loro famiglie, nei problemi”.

All'incontro sono intervenuti anche l'assessore alle Politiche sociali della Regione Calabria, Caterina Capponi, e il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso. L'assessore Capponi ha evidenziato come, in tema di disabilità, la Regione stia “riprogrammando un po' tutte quelle che sono le risorse che devono poi essere ridistribuite negli ambiti territoriali”. L'assessore ha sottolineato anche come l'integrazione socio sanitaria sia “fondamentale, perché non c'è solo l'aspetto sanitario ma anche quello sociale, con al centro la persona. Questo si può realizzare solo se c'è un cammino paritetico, un cammino complementare con le istituzioni, con la sanità e col sociale. Sono dell'avviso che la disabilità non è solo garantita da una legge: la disabilità è un cammino, una prassi, un percorso che tutti assieme dobbiamo fare. E forse, anche a chi rappresenta le istituzioni come noi, ci permette di guardare con una lente di ingrandimento, e con un occhio di umanità, per rivedere gli spazi, i linguaggi che bisogna anche portare in essere. Oggi è una giornata importante perché ci richiama a una responsabilità: si parla di una delle sfide più nobili e urgenti del nostro tempo. Garantire l'inclusione e l'equità alle persone che sono state meno fortunate di noi”.

La presenza di ministri in Calabria si sta facendo, via via, sempre più costante e questo significa, secondo il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso, che “il Governo ha tanto interesse per la nostra terra”. In tema di disabilità, Filippo Mancuso ha affermato: “Penso che si stia facendo tanto per la disabilità, ma non è mai abbastanza. Io devo lodare l'impegno e il lavoro del ministro Locatelli perché sta cercando di dare un enorme contributo a quelli che sono i problemi dell'inclusione. Penso al lavoro che si sta facendo per i caregivers, penso a quello che si sta facendo anche a livello normativo: credo ci sia la volontà di fare un testo unico sulla disabilità. Se ne è parlato e questo aiuterebbe molto. Quindi vi è un grande interesse. Anche come consiglio regionale penso che abbiamo cercato di dare un contributo: per la prima volta in Calabria è stato istituito il Garante per la disabilità, a dimostrazione che l'attenzione non ci manca per dare un punto di riferimento alle problematiche. Abbiamo istituito l'osservatorio per l'autismo, e quello dello spettro autistico è un problema di importanza contemporanea perché penso che sia un fenomeno in crescente aumento. Quindi c'è l'impegno di tutti, di Regione e Governo, per cercare di dare anche alla Calabria la possibilità dell'inclusione. Certo i problemi della gestione non li scopro io – ha rilevato Mancuso -: c'è un problema di ambiti territoriali, c'è un problema di personale degli ambiti territoriali, e a tal proposito è stato bandito un concorso che riguarda più di 3000 persone per quel che concerne gli ambiti territoriali. Speriamo che questo possa dare un contributo a quelle che sono proprio le mancanze amministrative di assistenza a tutte le associazioni e a chi si occupa di disabilità. L'augurio è che nei prossimi anni, con l'impegno di tutti, anche la Calabria possa essere all'altezza di quella inclusione che tutto il territorio, e tutti noi, ci meritiamo”.

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