di ANNA TRAPASSO
"Dobbiamo scendere dai piedistalli, andare tra la gente, non dobbiamo essere autoreferenziali e presuntuosi: non chiamatemi 'Sua Eccellenza', contattatemi anche senza passare dalla segreteria": si presenta così il nuovo Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, alla platea di Confesercenti Calabria.
Una sala gremita, quella della nuova sede regionale in via Luigi Marsico a Catanzaro, diverse le categorie di esercenti rappresentate, tutte curiose di conoscere una figura istituzionale che, in maniera atipica rispetto al passato, ha scelto di uscire dai "Palazzi" e andare incontro alla gente. "Evitiamo i formalismi e mettiamoci subito a lavoro, vedetemi come uno di voi, un amico che può aiutarvi a risolvere i problemi. Vorrei anche qui come a Ravenna, quando andrò via, essere ricordato come "il nostro prefetto". Per me è stato commovente sentire queste parole. Ma essere il "vostro" prefetto è un titolo che devo meritare. Più che la carica in sé, ad essere autorevole è come la si interpreta. Io la voglio interpretare stando vicino ai cittadini, con una Prefettura aperta, trasparente. Andando incontro a tutti gli 80 Comuni del comprensorio, poichè solo così capisco, ascolto e imparo. Alla mia età c’è ancora da imparare".
Al tavolo con lui, il presidente di Confesercenti Calabria Vincenzo Farina ed il direttore generale Francesco Baggetta.
"Normalità. Questa è la parola d'ordine emersa da questo incontro, un'occasione davvero importante, ed anche la parola chiave di S.E. il Prefetto, che ringraziamo per essere venuto a trovarci: è la prima volta che ci accade - afferma ai nostri microfoni il presidente di Confesercenti Vincenzo Farina - Normalità: questo riteniamo sia il bisogno del mondo delle microimprese, il mondo nostro, in una terra -quella Calabrese- sempre catalogata secondo luoghi comuni, per cui si vive di difficoltà e non si ragiona sulle opportunità, specie quelle a portata di mano e che devono essere velocizzate e semplificate per essere incorporabili e digeribili dal nostro mondo di associati. E, soprattutto, devono essere vissute come occasione per creare non solo occupazione ma anche serenità economica e sociale nei nostri territori".
"Conosco e amo la Calabria, per varie ragioni, anche familiari - ha continuato il Prefetto - Conosco un po’ meno Catanzaro ma amerò anche Catanzaro. Sono qui per instaurare con voi un rapporto di reciproca collaborazione. E' vero, la malavita c'è, ma è una minoranza. La maggioranza è fatta di persone perbene, di imprenditori seri, di ottimi professionisti. La Calabria è la regione più bella d'Italia per le idee e per quanto siete in grado di dare, partiamo insieme perciò dalle cose semplici, dalla "normalità", poi raggiungeremo obbiettivi anche più ambiziosi. Una pubblica amministrazione vessatoria che crea lacci e lacciuoli non è concepibile in un'epoca come la nostra. E' importante essere persona dell'ascolto e del confronto. Perciò - ha concluso il Prefetto - fatemi avere un elenco sintetico delle priorità e, dopo le feste natalizie, vi invito in Prefettura e ne parliamo insieme, considerando anche tutti i tavoli che è possibile attivare. Abbiamo bisogno di normalità, non di cose astruse".
A Castrese De Rosa è stata infine consegnata una targa di benvenuto, su cui si legge: "Nel segno di una proficua collaborazione nella lotta all'illegalità, all'abusivismo, al racket e all'usura, per lo sviluppo di una sana economia territoriale ed un futuro migliore per tutta la comunità locale. Buon lavoro".
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