A Rocca di Neto, nel Crotonese, ieri mattina è stata inaugurata la pista Ciclopedonale della Val di Neto, un nuovo percorso cicloturistico che, costeggiando il fiume Neto, attraversa il paesaggio incontaminato della principale valle calabrese (insieme a quella del Crati), incontrando aree naturalistiche di pregio, siti di interesse comunitario (SIC), zone speciali di conservazioni (ZSC) e zone di protezione speciale (ZPS).
La Ciclopedonale si estende per circa 38 km, attraversa il cuore del Marchesato e collega i comuni crotonesi di Caccuri, Belvedere di Spinello, Santa Severina, Rocca di Neto, Scandale e Strongoli, facendo apprezzare al cicloturista il meraviglioso patrimonio storico, archeologico e religioso che contraddistingue questo territorio con i suoi castelli di Santa Severina e Caccuri, le grotte rupestri di Caccuri e Rocca di Neto, i santuari, l’ eremo di Corazzo. In poche parole e’ possibile percorrendo a piedi o in bici il tratto lungo il letto del fiume Neto dove si possono ammirare paesaggi incontaminati pregnanti di storia, cultura, enogastronomia, archeogeologia, fino ad arrivare alle foce del fiume dove vivono in un habitat perfetto, uccelli altrove in via di estinzione e piante rare. Quest’ opera, e’ a metà strada dal Lago Ampollino e si ricongiunge con la Ciclovia dei Parchi della Calabria, realizzata attraverso la riconversione di un’antica mulattiera con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale utilizzando materiali eco-compatibili e riducendo i carichi antropici.
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