Il Tribunale del riesame di Catanzaro, all’esito della camera di consiglio di ieri, ha annullato l’ordinanza cautelare disposta dal GIP del capoluogo e revocato la misura coercitiva disposta nei confronti di Riccardo Sperlì, coinvolto negli arresti eseguiti nel mese di luglio che hanno scatenato un terremoto nella sanità cittadina.
Accolto il riesame presentato dai difensori di fiducia, gli avvocati Maria Jiritano e Francesco Iacopino, i quali, nel corso della discussione, hanno censurato la genericità della motivazione posta a corredo delle esigenze cautelari e il difetto di un coerente e specifico apparato argomentativo idoneo a giustificare la misura inflitta, con conseguente carenza genetica dei presupposti legittimanti l’adozione della stessa. A supporto della discussione, i legali hanno presentato memoria e documentazione a sostegno, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza e la revoca della misura inflitta. Tesi che, evidentemente, ha convinto il Tribunale che ha accolto interamente le richieste difensive.
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