Intrieri ad Errigo: "Pur dotato di poteri speciali non è esonerato dal confronto con le istituzioni locali"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Intrieri ad Errigo: "Pur dotato di poteri speciali non è esonerato dal confronto con le istituzioni locali"

  07 aprile 2025 17:45

Di MARILINA  INTRIERI

 Il commissario per il sin di Crotone ha voluto spiegare  ai cittadini i motivi della sua firma apposta all ‘ordinanza n.1/2025  e il suo decisionismo “ come uomo dello Stato, come servitore delle Istituzioni pubbliche”  usando un linguaggio a tratti populista e demagogico  che non si addice al ruolo per poi proseguire minacciando l’uso dell’esercito. L’ordinanza  commissariale e’ inadeguata e pericolosa e incide  su assetti territoriali e ambientali di competenza di Regione ed enti locali, senza la necessaria intesa . Su questo l’art. 196  del D.lgs. 152/2006 titolato “competenze delle regioni”  e’ chiaro e  riconosce a Regioni ed enti locali il ruolo determinante nella pianificazione e gestione dei rifiuti sul proprio territorio. La decisione commissariale invece scavalca  tale ruolo, precludendo ogni possibilità di programmazione o controllo e viola il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni/Enti locali, un cardine nei rapporti tra Stato e autonomie locali come più volte sentenziato   dalla Corte Costituzionale.

Banner

Il Commissario straordinario, pur dotato di poteri speciali non è  esonerato dal confronto con le istituzioni locali. La sua ordinanza   smentisce la volontà esposta  ai tavoli tecnici  di giungere  a una necessaria  soluzione condivisa. Senza l’ adeguata richiesta concertazione la   Regione, la Provincia e il Comune  sono stati lesi nelle loro prerogative istituzionali dall’atto commissariale che e’ stato adottato in modo autoritativo e unilaterale, in violazione di quei meccanismi cooperativi che la giurisprudenza costituzionale impone per tutte le decisioni impattanti sul territorio e sull’ambiente. Credo che il Commissario debba porre fine a questo grave conflitto istituzionale da Lui causato revocando al più presto l’ordinanza per evitare una lunga e penosa vicenda e ripristinare subito un modo di procedere,  nel rispetto delle reciproche prerogative istituzionali per addivenire  a decisioni concertate. I cittadini debbono valutare al più presto ricorso al capo dello Stato.

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner