L'UMG di Catanzaro amplia i corsi per i detenuti: giornata di orientamento all'Ugo Caridi
13 novembre 2025 16:53Si è svolta nella Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro una giornata di orientamento universitario organizzata nell’ambito delle attività trattamentali dell’Istituto, in collaborazione con l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro.
L’iniziativa ha rappresentato un momento di approfondimento e confronto sull’importanza della formazione universitaria come strumento di crescita personale e di reinserimento sociale. Alla giornata hanno partecipato il rettore Giovanni Cuda, la direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia, Aquila Villella, e i presidenti dei corsi di laurea proposti all’interno dell’istituto penitenziario.
Oltre ai corsi già attivi in Giurisprudenza e Sociologia, l’Università ha infatti ampliato l’offerta formativa con Economia aziendale, Servizio sociale e Organizzazione delle amministrazioni pubbliche e private, in collaborazione con la direzione del carcere.
La direttrice dell’istituto penitenziario, Patrizia Delfino, ha evidenziato come l’iniziativa rientri nel percorso di revisione della convenzione già esistente tra le due istituzioni.
“Si va a modificare una convenzione che già c’è – ha spiegato –. Per chi si trova detenuto, è l’opportunità di intraprendere studi universitari e conseguire un titolo utile per il futuro. In questo luogo non ci occupiamo solo di sicurezza, ma anche di trattamento, con il difficile compito di trovare un equilibrio tra i due aspetti affinché sia un istituto che dia speranza e opportunità”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal rettore dell’Università Magna Graecia, Giovanni Cuda, che ha sottolineato il valore educativo e sociale dell’accordo: “Si tratta di tradurre in concreto la terza missione dell’Università, cioè quella di trasferire conoscenza e competenze nel territorio. Ci viene offerta una grande opportunità. Sono contento ed emozionato, perché noi mettiamo a disposizione il nostro sapere, ma quello che riceviamo in termini di esperienza umana è ancora più prezioso. La cultura, in un ambiente come il penitenziario, è fondamentale: molti giovani, se avessero avuto la possibilità di studiare, non avrebbero compiuto scelte spiacevoli o obbligate”.
L'area educativo-trattamentale dell’Istituto ha evidenziato come lo studio rappresenti uno dei principali strumenti di riscatto personale: “Lo studio è un veicolo di cambiamento e spesso offre la possibilità concreta di pensare al futuro. È un’occasione che chi si trova qui si auspica possa sfruttare al massimo, per tornare in società con nuove prospettive”.
Alla giornata hanno preso parte anche la magistrata di sorveglianza Angela Cerra, il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, e la direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia dell’Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro, Aquila Villella, che hanno condiviso l’importanza del percorso formativo come strumento di inclusione e reinserimento sociale.
L’incontro si inserisce nel quadro delle attività educative promosse dall’area trattamentale del carcere e testimonia l’impegno congiunto tra istituzioni penitenziarie e accademiche nel favorire percorsi di crescita culturale e personale per le persone detenute.
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