Ci sarà la Calabria bella, quella che produce, quella per cui andare orgogliosi. Perché quando la solidarietà chiama la risposta dei calabresi non si fa attendere.
All'evento "La bellezza... questione di luce" in scena a Bologna il prossimo 30 novembre, organizzato da Valerio Costantino, visual designer catanzarese, da sempre sensibile al tema del sociale, la Calabria si mette in mostra. Per sostenere la Croce rossa italiana - Sezione di Bologna - e i suoi tanti progetti. Un'occasione, inoltre durante la quale sarà presentato anche il romanzo “La schiava bianca”, ambientato in una Venezia gotica e misteriosa, con il quale Silvana Giacobini torna alla narrativa.
Ci sarà la Calabria del food e dei profumi, dei gioielli. E poi il design, il fashion, la moda sartoriale, il design, brand orgoglio tutto italiano.
Il sapore della terra calabrese sarà rappresentato dalle composte di frutta e dal miele di “Chirico Qualità di Calabria dal 1950”, un’azienda tutta al femminile che diffonde e valorizza la cultura del cibo biologico e genuino. Ottime da gustare, belle da vedere e da regalare grazie all’accuratezza di un packaging elegante e per nulla scontato. Un'azienda che nasce dalla volontà di Chiara, Serena e Anna, che reinventano il business di famiglia, cominciato con Antonino Chirico nel 1938, in chiave contemporanea. Le materie prime delle composte Chirico sono della migliore qualità, biologiche, tracciabili e originarie della Calabria. La composta di bacche di Goji, quella piccante di peperoncino rosso, di arance, di bergamotto e di clementine, tutto rigorosamente bio, sono un piacere per il palato e per la vista.
I gioielli di G.B. Spadafora "impreziosiranno" l'iniziativa. Da sempre orafi e artigiani, i monili sono ispirati a valori di intellettualità artigianale in cui l’estetica si unisce alla tecnica per creare preziosi unici che portano con sé un pezzo di storia da “indossare”. Gioielli che riescono ad essere contemporanei grazie allo studio e al lavoro continuo di chi cerca il connubio perfetto tra tradizione e innovazione. L’ispirazione artistica parte dal territorio: le collezioni di preziosi dedicati al “Liber Figurarum” di Gioacchino da Fiore rappresentano, senza dubbio, un valido esempio. Perché la Calabria, con la sua storia di dominazioni ed inevitabili contaminazioni, con le sue bellezze senza tempo, è una straordinaria musa che permette al brand di creare continue meraviglie.
I profumi del Mediterraneo sono racchiusi nell’ “Acqua degli Dei - Mediterranean Essence”, il progetto di marketing olfattivo esperienziale ispirato ai valori del Sud Italia e a quel meraviglioso mondo della Magna Grecia. Per il suo ideatore, Fabrizio Giuliano, innovare partendo dalla nostra storia, dalla cultura, si può e si deve. Tre gli store: Tropea, Pizzo e Soverato, oltre a numerosi corner in tutta Italia (oltre 35) e in espansione anche fuori (al momento Svizzera e Belgio). Quattro sono le Eau de parfum: “Blu": leggero, fresco e intenso che racchiude l’indomabile fascino del mare; "Oro": un accordo avvolgente, delicato, inebriante, che esprime la forza del sole, del calore della gente del Sud; "Scilla": una pozione d’amore con i suoi 14 fiori. "Cariddi": un’essenza che rapisce e inghiotte.
Moda e bellezza oltre alla costante voglia di mettersi in gioco con la giusta determinazione per affrontare le nuove sfide che il mercato richiede costantemente, è ciò che muove l’idea di Lidia Cardinale. La moda e gli abiti hanno da sempre fatto da sfondo alla sua carriera. Il suo nome è legato ad abiti d’alta moda, prét-a-porter. Un nome che richiama alla bellezza femminile, che volteggia sulle passerelle e che varca i confini fino ad arrivare in Arabia Saudita, Cina e Russia. Un'eleganza senza compromessi che rende uniche e d esalta la femminilità. Una donna piena di gusto, quella vestita da Lidia Cardinale che veste giorno e sera con la stessa disinvoltura.
E poi, c’è la pietra preziosa e l’argento. Il bianco, il blu, il verde, il rosso. Ma c’è soprattutto tanta creatività nei gioielli di Maria Cristina Micheletta, titolare della “Caramella d’oro”, un vero bijoux nel cuore di Milano. Un mondo magico di pietre preziose – ora anche ad Ortigia - che danno vita a vere e proprie opere d’arte, uniche e personalizzabili. I suoi orecchini, ad esempio, possono essere montati e smontati a secondo dell’occasione. Fiori, serpenti, rose, quadrifogli montati con l’argento “vestono” ogni mise, regalando quell’allure di eleganza.
Fashion, food, beauty e design sono la chiave di lettura di Chiara Carradori e del Concept Hyper Room che offre idee, servizi innovativi e prodotti di alta qualità rigorosamente Made in Italy. Un insieme di aziende di alto livello produttivo nei vari settori di riferimento, che danno vita a quella necessaria sinergia per arrivare a prodotti originali e innovativi e che guardano alla crescita esponenziale sui mercati nazionali e internazionali. L’obiettivo è quello di raggiungere risultati di vendita importanti con costi competitivi per il produttore che beneficia di una struttura organizzata per la vendita online, verso privati presso la sede fisica, ma anche verso boutique e store, nella prospettiva comune di crescere esponenzialmente sui mercati nazionali e internazionali, agevolati da una tecnologia innovativa che permette di avvicinare il cliente al prodotto e quindi al produttore accorciando la filiera. Il concept store Hyper Room nasce a Milano, in Piazza San Babila, all’interno del quadrilatero della moda tra Corso Venezia, Via Monte Napoleone e Corso Vittorio Emanuele.
““La bellezza... questione di luce”: di solito noi non vediamo la luce, vediamo attraverso la luce – ha sottolineato Giovanna Famularo, coordinatrice dell’evento - Ma non si può apprezzare la bellezza senza luce, in questo caso fonte di energia umana positiva a sostegno di una meritevole iniziativa di beneficenza. Il ricavato della serata, che vedrà la partecipazione di brand di alto livello della moda e dintorni, andrà a sostegno dei numerosi progetti di solidarietà in cui la Croce Rossa di Bologna è impegnata quotidianamente”.
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