
di FRANCESCO IULIANO
Circa 6 milioni di euro per colmare i divari di apprendimento e rafforzare le competenze di base in italiano e matematica tra gli studenti calabresi.
È questa la dotazione finanziaria che la Regione Calabria ha stanziato per il progetto sperimentale “Recapp Cal”, pensato per migliorare i risultati nelle prove Invalsi e ridurre la dispersione scolastica attraverso un nuovo approccio didattico e motivazionale.
Un modello di collaborazione virtuosa tra Regione, scuola, università e ricerca, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze educative e rafforzare la formazione dei giovani calabresi.
Il progetto è stato presentato nella Sala Verde della Cittadella regionale a Catanzaro, alla presenza dell’onorevole Giusy Princi, della dirigente dell’Usr Loredana Giannicola, dei rettori delle tre università calabresi – Nicola Leone (Unical), Giovanni Cuda (Magna Graecia) e Giuseppe Zimbalatti (Mediterranea) – e di Francesco Billari dell’Università Bocconi di Milano.
In collegamento anche il presidente dell’Invalsi, Roberto Ricci, insieme ai dirigenti scolastici dei 140 istituti coinvolti nella sperimentazione.
«Un progetto ambizioso – ha commentato Giusy Princi – fortemente voluto dal presidente Roberto Occhiuto e da me, quando ero vicepresidente della Regione. Progetto che coinvolge partner d’eccellenza come l’Ufficio scolastico regionale, le università calabresi, la Bocconi e Invalsi».
Il programma prevede 200 ore di formazione suddivise in due anni: 100 ore nel 2025 e 100 nel 2026, divise equamente tra italiano e matematica.
"L’obiettivo – ha aggiunto Princi – è colmare i gap formativi e contrastare la dispersione scolastica. I docenti riceveranno una formazione specifica, mentre gli studenti saranno seguiti tramite una piattaforma di monitoraggio. L’Università Bocconi valuterà l’efficacia del progetto e la sua possibile estensione ad altre regioni".
Per i rettori delle tre università calabresi “cultura e formazione sono il motore del rilancio della Calabria”.
Nicola Leone (Unical) ha definito l’iniziativa ”fondamentale per il futuro della regione: il rilancio della Calabria passa anche dalla cultura e dalla scienza”.
Per Giovanni Cuda (Magna Graecia), il progetto ”affronta un gap formativo ancora evidente, che emerge ogni anno con le nuove matricole universitarie”.
Giuseppe Zimbalatti (Mediterranea) ha aggiunto ”se l’Italia è tra i Paesi europei con meno laureati, la Calabria è tra le regioni più indietro. L’università è il vero ascensore sociale, e progetti come questo possono invertire la rotta».
Per il rettore della Bocconi “c’è bisogno di rigore scientifico e passione per il territorio”. ”Siamo orgogliosi – ha detto Francesco Billari - di partecipare a questo progetto. Il nostro ruolo sarà quello di unire rigore scientifico e analisi dei dati con la passione e l’empatia verso il territorio calabrese».
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