La Cgil pronta a mobilitarsi per salute, sicurezza, salari, lavoro: a Catanzaro una partecipata Assemblea generale

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Il tavolo dei relatori
  17 aprile 2024 16:44

La Cgil Area Vasta Catanzaro Crotone e Vibo Valentia si prepara alla mobilitazione nazionale di sabato 20 aprile a Roma -  che vedrà in piazza Cgil e Uil su temi fondamentali a partire da salute e sicurezza, diritto alla cura e sanità pubblica, riforma fiscale e tutela dei salari – con una partecipata assemblea generale delle assemblee delle Camere del lavoro dell’area centrale della Calabria nella Casa delle Culture della Provincia di Catanzaro che si è svolta questa mattina.

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I lavori sono stati aperti dalla relazione del segretario generale di Area Vasta, Enzo Scalese, alla presenza del segretario regionale Angelo Sposato. Tra i presenti anche il consigliere regionale Raffaele Mammoliti.

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 “Portiamo avanti le nostre iniziative – ha esordito Scalese – sia con le manifestazioni nazionali che con le mobilitazioni nei territori. Abbiamo presentato come Cgil quattro quesiti referendari che riguardano il lavoro e gli appalti, mentre saremo presenti a Roma sabato per salute e sicurezza, il 25 aprile a Napoli contro l’autonomia differenziata. Sono questi i temi che mettiamo in campo, ben sapendo che sono cose che vanno sistemate al più presto in antitesi con le politiche del governo che pregiudicano il potere d’acquisto dei salari e la sicurezza sui posti di lavoro. Va cambiato il codice degli appalti anche in chiave di individuazione precisa delle responsabilità, basti pensare a quanto verificato sulla diga di Suviana quando a oggi non sappiamo esattamente per chi lavorassero le vittime. Poi, e insieme, ci sono le vicende regionali sulla sanità, sul lavoro, sullo sviluppo, sulle bonifiche ambientali a partire dal sito di Crotone martoriato da tanti anni di inquinamento. Il progetto di autonomia aumenterà le disuguaglianze, compito del sindacato è stare vicino alla gente che soffre e non ha opportunità, come dicono i dati sulla povertà in Italia, oltre 5 milioni di lavoratori sono poveri, ovvero con stipendi inferiori ai diecimila euro annui”.
“Ci sono da creare le condizioni per fare rimanere i giovani in Calabria – ha aggiunto Scalese – creando le giuste opportunità di lavoro. Sulla sanità inizieremo i presidi per informare i cittadini calabresi di come viene negato il diritto alla salute. Insieme a diverse associazioni abbiamo costituito ‘la Via maestra’, e il 25 aprile faremo la manifestazione regionale a Vibo Valentia, mentre il primo maggio ritorneremo sulle piazze simboliche di Carfizzi e Borgia. Vogliamo partecipare le comunità su cose concreti, senza proclami, come deve essere sul Ponte sullo Stretto, e le ultime criticità emerse proprio ieri dimostrano che non si possono fare le cose giusto per farle. Sulle infrastrutture c’è da vigilare sul completamento della statale 106 e sull’elettrificazione della linea ionica”. 

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“Un ringraziamento – ha dichiarato Scalese in conclusione – ai sindaci che tanto si stanno impegnando sul tema dell’autonomia differenziata, a partire dal sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita che non merita gli attacchi che riceve per dedicare parte del suo tempo a un tema che avrà ricadute pesanti anche sulla sua comunità. Banalizzare il suo supporto alle iniziative della Cgil in merito lascia il tempo che trova, quando sarebbe il caso di analizzare fino in fondo le gravi conseguenze del progetto Calderoli”. 
Il segretario generale Sposato ha, prima di tutto, preannunciato per domani un sit-in davanti la sede del Consiglio regionale per dire no all’autonomia differenziata: “Domani c’è un dibattito quale si metterà alla prova il detto e non detto di Occhiuto e il suo coraggio sull’autonomia differenziata. La nostra sfida è far sì che il Consiglio regionale possa approvare una mozione unitaria contro l’autonomia differenziata e capire se le cose che si dicono sono vere o sono solo tatticismi elettorali da parte di Forza Italia. Forza Italia deve esprimere una posizione precisa in Parlamento contro una legge che spacca il Paese e penalizza la Calabria e il Mezzogiorno”. 

“Su alcuni temi come il lavoro dobbiamo batterci perché in Calabria si faccia un grande piano, a partire con le politiche ambientali e industriali – ha detto ancora -. Il governo non ha uno straccio di idea rispetto alle politiche industriali: in Calabria abbiamo sofferenze importanti, pensiamo alle vertenze dell’Abramo o di Enel, il governo deve far capire quali intenzione ha per il Mezzogiorno e per la Calabria. Siamo un Paese fermo. Come Cgil – ha rimarcato – ci apprestiamo a lanciare la campagna referendaria puntando sulla lotta al precariato, ai subappalti, alla possibilità di fare proposte di legge popolari in tema di sanità e di lavoro. Dal governo regionale poi – ha proseguito Sposato – ci aspettiamo risposte sulla sanità, risposte sull’ambiente: avevano proposto al presidente Occhiuto un piano straordinario perché non bastano i droni ma questo piano che ancora non arriva. Quanto al Ponte sullo Stretto, registriamo che il ministero dell’Ambiente ha fatto oltre 200 osservazioni, significa che ancora non c’è un progetto definitivo mentre nel frattempo aspettiamo ancora di completare la Statale 106, l’elettrificazione ella ferrovia jonica, l’Alta velocità di cui – ha concluso Sposato – non si parla più”.

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