La commovente lettera aperta di uno scrittore e malato oncologico calabrese a Igor Protti
Dallo scrittore lametino Igor Colombo, malato oncologico, un messaggio di forza e speranza all’ex calciatore Igor Protti: “Abbiamo lo stesso nome, la stessa passione e ora la stessa battaglia. Ma si può vincere, con coraggio, fede e amore per la vita”
06 luglio 2025 11:59
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Igor Colombo, scrittore e malato oncologico calabrese, a Igor Protti, ex calciatore che da poco ha reso pubblica la sua malattia:
“Carissimo Igor,
perdonami se passo a darti direttamente del "tu" ma in certe circostanze sono portato a saltare ogni possibile preambolo e convenevole . Mi presento : come te mi chiamo Igor, di cognome Colombo e sono uno scrittore calabrese di Lamezia Terme e malato oncologico. Ho saputo dalla stampa della tua malattia attraverso il tuo annuncio pubblico.
Ho appreso che l'ospite, che io definisco topo di fogna ti ha fatto visita ed ora tu sei in trincea a combattere. In questo mio semplice e puro messaggio per te, voglio soltanto dirti che hai già avuto un abbrivo importante con la malattia, in quanto con coraggio lo hai dichiarato "Urbi et Orbi" di avere il cancro e questo è importante. Nell'agosto 2023 mi diagnosticarono un cancro metastatico al quarto stadio, il mio ospite indesiderato aveva creato danni incredibili ai miei organi interni e medici ed oncologici consultati da ogni parte d'Italia erano stati tetragoni col mio caso: non oltre i 15 giorni di vita".
Nel reparto di Oncologia di Lamezia Terme le passai tutte le sofferenze corporali. Neppure la morfina leniva i miei dolori. Superai quel tempo e dopo 37 giorni di degenza ospedaliera, dimesso il 3 di ottobre del 2023, secondo i medici, non avrei visto quel prossimo Natale. Io ci ho sempre creduto, ho lottato e mi sono aggrappato alla vita ed alla Fede. La mia città si è stretta a me nelle preghiere ed in quei giorni di fortissima chemio-terapia ho continuato la mia attività di scrittore portando a termine un libro che ha raccontato la mia storia di lotta contro il cancro.
Da due anni lotto e sono ancora qui, con la positività che mi contraddistingue. Nel reparto di oncologia di Lamezia Terme, dove entrando mi sono detto " non uscirò vivo da qui" , dopo un anno ho trovato l'amore, fidanzandomi con una infermiera del reparto che mi assisteva e curava. Oggi stiamo progettando il nostro matrimonio.
Venerdi scorso ho anche presentato il mio ultimo libro e sono due che scrivo con la mia spada di Damocle sulla testa, maio la tengo sempre sopra di me a debita distanza e faccio in modo che non mi cada, perchè il mio pensiero e spirito è più forte del maledetto cancro. Lotta e combatti Igor, in comune abbiamo la passione per il calcio, questo bel nome nome ed ora anche la malattia. Io pregherò per te, e tu ora, realizza il goal più bello, dai un calcio al mostro e mandalo in rete con tutto il pallone. Ciao fratello mio, la tua forza della vita vincerà, nè sono certo”.